Sony A7R IV Recensione

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​Sony a7R IV VERDETTO

DESIGN
​95%
CARATTERISTICHE
​100%
PERFORMANCE
​95%
qualità immagine
​100%
GIUDIZIO COMPLESSIVO

​La Sony Alpha A7R IV è una fotocamera mirrorless professionale per fotografia ad altissima risoluzione, la prima nella sua categoria ad implementare un sensore da 61MP, in grado di produrre scatti di incredibile qualità fotografica e quantità di dettaglio. È molto semplice da utilizzare ed il sistema AF è il più avanzato di sempre, la riteniamo la fotocamera ideale per il fotografo professionista che fa ritratti, paesaggistica e scatti da catalogo. 

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​Sony a7R IV Recensione

La Sony A7R IV è la quarta edizione della fotocamera mirrorless ad alta risoluzione, e questa volta Sony ha superato tutta la concorrenza e fatto uscire una macchina che produce foto da 61 megapixel da un sensore full frame.

Fino ad ora, le macchine fotografiche della stessa categoria avevano proposto risoluzioni che arrivano fino a 45MP (e dintorni). Alcuni esempi sono Nikon D850, Nikon Z7, Panasonic S1R, tutte fotocamere che servono allo stesso scopo: elaborare immagini ad alta risoluzione per stampe di grande formato e produzioni professionali.

Sony aggiorna quindi la A7R III (che già era una delle migliori nella sua categoria) e lo fa molto bene. Aggiunge appunto quei 15 MP in più sul sensore full frame, e migliora il sistema AF portandolo a livello degli ultimi modelli. La Sony a6400 era la prima ad avere  introdotto le opzioni RealTime Tracking AF e RealTime Eye AF, ora presenti nella Sony A7R IV.

Il corpo macchina è stato rivisto, non molto, ma abbastanza da farci sentire la differenza. Al tatto, la A7R IV è più piacevole da usare, i pulsanti hanno un feedback più incisivo, e la qualità dei controlli è notevolmente migliorata.

Ci fa inoltre piacere vedere che tra le specifiche tecniche, ora entrambi gli slot di memoria accettano schede SD ad alta velocità.

Da non sottovalutare inoltre la presenza di un mirino elettronico a risoluzione elevatissima, in risposta a quelli delle mirrorless Nikon Z e Panasonic S.

La A7R IV è la fotocamera perfetta per i fotografi che fanno ritrattistica, paesaggistica, fotografia da catalogo, architetturale e anche per immortalare importanti opere d’arte al massimo della qualità e ritenendo la maggiore quantità di dettaglio possibile.

L’unico vostro problema diventerà la gestione dei file di grandi dimensioni, per il resto avrete a disposizione una macchina fotografica dalle capacità eccezionali.

Per video, non è la nostra prima scelta, e neanche lo vuole essere. La Sony A7R IV è specificatamente progettata per fotografia, ma se vi state chiedendo se sia possibile girare un filmato di qualità con questa mirrorless, la risposta è sì, con qualche piccola limitazione.

Andiamo ora a scoprirne tutte le caratteristiche, in questa recensione tecnica sulla Sony A7R IV.

Design e caratteristiche

La Sony A7R IV è costruita in maniera eccellente, con materiali premium e molte opzioni di personalizzazione dei pulsanti di controllo. Il corpo macchina è tropicalizzato, ed utilizzabile in diverse situazioni, anche per scatti all'aperto quando c’è pioggia e umidità.

Paragonata alle sue rivali più strette (Nikon Z7 e Panasonic S1R), la Sony ha un corpo macchina più contenuto ed è meno pesante. Questo è un fattore positivo per portabilità, ma potrebbe anche significare minore bilanciamento quando si utilizzano teleobiettivi pesanti.

Sony ha comunque ri-progettato il grip, che in questa versione è più pronunciato rispetto alla mark III, e questa differenza aiuta molto nel migliorare la presa.

La fotocamera è compatibile con obiettivi ad attacco E-Mount, come tutte le altre mirrorless Sony.

Sulla piastra superiore troviamo la ghiera di selezione della modalità, che presenta funzioni di scatto in manuale, automatico e semiautomatico, modalità video, Slow&Quick, e tre slot di memoria personalizzabili.

A fianco, due pulsanti C1 e C2 personalizzabili, che potremo settare all'interno del menu. C’è poi la ghiera multifunzione per pollice destro, e la ghiera di compensazione dell’esposizione, che ora presenta un pulsante di blocco per evitare l’attivazione accidentale.

Essendo questa una fotocamera professionale, non troviamo il flash integrato, e c’è l’attacco hot shoe per flash esterno.

A livello di pulsanti e controlli, la Sony A7R IV è leggermente diversa rispetto alle altre macchine fotografiche della stessa classe. È più semplice e scarna, ad esempio non c’è lo schermo LCD secondario per mostrare le impostazioni di scatto (quello che troviamo sulla ​piastra superiore di certe reflex e mirrorless full frame).

Ci sono inoltre meno pulsanti dedicati per selezionare il bilanciamento del bianco e la sensibilità ISO. Ad esempio, la Panasonic S1R presenta controlli già preimpostati per queste funzioni, senza bisogno di andare a cercarle o leggere il manuale.

La Sony Alpha A7R IV invece, preferisce offrire opzioni di personalizzazione, così che ogni utente possa impostare i pulsanti per le funzioni preferite. Questo necessita di tempo e pazienza, e quindi la consigliamo di più a coloro che hanno voglia di personalizzare la macchina a piacimento, andando ad assegnare le varie funzioni ai numerosi pulsanti customizzabili. Una volta trovate le impostazioni preferite, l’utilizzabilità è molto buona.

Tra gli altri controlli, la parte posteriore offre il comodo pulsante AF-ON, e il joystick di selezione del punto AF, per avere un buon controllo della modalità di selezione del punto di messa a fuoco.

Per chi volesse, questa fotocamera è compatibile con il battery grip Sony VG-C4EM, che oltre ad offrire una notevole estensione dell’autonomia, è anche comodo per scattare in verticale con controlli completamente duplicati.  

Mirino e Display

Il mirino elettronico OLED TruFinder della Sony A7R IV subisce un buon upgrade dalla versione precedente, ed è ora al pari, o superiore alle nuove mirrorless full frame di casa Nikon e Panasonic. La risoluzione è di 5.76 milioni di punti, per un’immagine veramente nitida.

La luminosità è elevata, e ci permette di avere una visione corretta dell’immagine che verrà scattata. La frequenza di aggiornamento arriva fino a 120/100fps, così che il movimento risulta fluido.

Il display resta lo stesso di prima, con risoluzione 1.44m-dot su grandezza 3 pollici, e funzionalità touch per la messa a fuoco. In questo senso, le mirrorless rivali Nikon Z7 e Panasonic S1 hanno un leggero vantaggio, perché montano schermi più grandi (3.2 pollici) e più definiti.

Per foto scattate dall'alto o dal basso, la Sony A7R IV offre un meccanismo di tilting del display che può essere inclinato in alto a 107° e in basso a 41°.

Qualità immagine

La qualità fotografica è il motivo principale per cui state leggendo questa recensione sulla Sony A7R IV. State cercando una fotocamera ad alta risoluzione per scatti professionali, e siete indecisi tra le migliori full frame di sempre.

Andiamo quindi subito al dunque. L’ultima arrivata di casa Sony è, ad oggi, la migliore macchina fotografica full frame per fotografia professionale. Vale tutto il prezzo d’acquisto ed offre un connubio di caratteristiche mai visto finora.

Gli aspetti principali che sottolineiamo sono la presenza di un sensore dalla risoluzione 61MP, finora mai visto in una full frame, un’eccezionale resa dei dettagli, notevole capacità di catturare la luce, e grande range dinamico.

In una fotocamera digitale, più alta è la risoluzione del sensore, minore è la capacità di catturare la luce, e quindi peggiore sarà la qualità immagine in condizioni di luce scarsa. Ed è proprio questa la sfida che Sony ha intrapreso nel creare una macchina fotografica da 61MP.

Dobbiamo dire che il risultato è a dir poco eccezionale. Alla prova del range dinamico e del livello di noise, la A7R IV presenta rumore digitale inesistente fino a ISO400, per poi diventare tranquillamente gestibile fino a ISO6400. Se superiamo questa soglia allora le fotografie saranno poco utilizzabili.

Mettiamola al confronto con la Nikon Z7, che ha un sensore da 45MP, e noteremo che la A7R IV siede appena un gradino sotto. Con la Sony settata su ISO 12800 abbiamo lo stesso livello di noise che la Z7 genera a ISO 25600.

Questo è un grande risultato raggiunto dai tecnici del digital imaging di Sony, che sono riusciti ad implementare altissima risoluzione, e sensibilità ISO comunque ​competitiva.

Per quanto riguarda la saturazione dei colori, i toni della pelle e il bilanciamento del bianco in automatico, vi potrete aspettare le stesse performance delle altre Sony full frame di ultima generazione. La macchina fotografica produce una colorazione naturale, dai toni piacevoli, e con buon bilanciamento.

Sotto ISO 320, la tecnologia dual gain ci permette di mantenere più dettaglio negli highlights, così da riuscire a giocare con gli slider in post ed aggiustare l’esposizione delle fotografie con ampia gamma dinamica. Questo sarà particolarmente utile nella fotografia di paesaggio, dove il range tra le zone d’ombra e i chiari è spesso molto ampio.

Ricordiamo che questa fotocamera offre stabilizzazione interna del sensore con tecnologia SteadyShot, che in questo caso ha una compensazione delle vibrazioni pari a 5.5 stop. È utile nella fotografia a mano libera, per alzare appena i tempi di esposizione ed ottenere foto non mosse.

C’è però da dire che con un sensore da 61MP, il livello di dettaglio è talmente alto che sarà molto facile vedere qualsiasi imprecisione causata dalla mano del fotografo. Se sbagliamo appena il punto di fuoco, o scegliamo uno shutter speed appena più lento del dovuto, lo vedremo immediatamente quando andiamo ad esaminare scrupolosamente i file RAW.

Lo stabilizzatore interno è comunque un’ottima arma da avere, per alleviare le imprecisioni. Ed è anche consigliato acquistare obiettivi stabilizzati così da aggiungere anche la stabilizzazione dell’ottica.

Come nella versione precedente, e come in altre fotocamere recenti, anche la Sony A7R IV offre la funzione Pixel Shift, che permette di fotografare oggetti statici, o scene senza movimento, ed ottenere fotografie da 240 megapixel.

Performance del sistema AF

Il sistema AF della Sony A7R IV è stato aggiornato, ed è ora composto da 567 punti AF a rilevamento della fase e 425 a rilevamento di contrasto. La copertura del frame è del 99% in verticale e 74% in orizzontale. È stata inserita anche la nuova tecnologia Real Time Tracking AF e Real Time Eye AF.

Si nota un notevole miglioramento nella performance rispetto alla Sony A7R III (che era già eccezionale nell'anno in cui era uscita). La Sony A7R IV è semplicissima da usare, grazie al sistema AF intelligente riesce a mettere a fuoco correttamente in qualsiasi situazione, e l’utente non deve quasi mai intervenire.

Questa nuova tecnologia, introdotta con la Sony A6400 e successivamente implementata in tutte le nuove Alpha, permette di concentrarsi a pieno sulla composizione e sull'esposizione della foto, e distogliere completamente l’attenzione dalla messa a fuoco, che sarà gestita dal software.

Ovvio che l’utente potrà prendere il controllo nel caso volesse, ma troviamo che nella maggior parte dei casi questo non sia necessario.

Come funziona il Real Time Tracking AF in pratica? Mettiamo il caso di avere due soggetti all'interno della composizione, ad esempio lo sposo e la sposa. Se prima di eseguire lo scatto abbiamo selezionato il punto AF centrale, basta posizionare quest’ultimo sul volto della sposa e premere il pulsante dell’otturatore a metà (tenendolo premuto). Da qui la fotocamera continuerà a mantenere l’occhio della sposa a fuoco, anche se cambiamo la composizione continuamente.

Se volessimo cambiare soggetto e mettere a fuoco lo sposo, basta togliere il dito dall'otturatore, mettere lo sposo al centro del frame, ri-premere a metà corsa (e tenendo premuto da qui). La fotocamera capirà che quello è il soggetto che volete tracciare e manterrà il punto di fuoco incollato all'occhio dello sposo.

Se il soggetto si gira, o se l’occhio è coperto per alcuni istanti, la fotocamera manterrà comunque il punto di fuoco in maniera corretta, finché l’occhio del soggetto sarà di nuovo visibile.

Bisogna provare per credere, è un metodo veramente innovativo ed efficace. In situazioni dove non ci possiamo permettere di sbagliare il bersaglio, Sony è un passo avanti rispetto alla concorrenza.

Modalità di scatto continuo

Un’altra sfida che Sony è riuscita a portare a casa con questa fotocamera, è l’implementazione di uno scatto continuo abbastanza veloce per la cattura di soggetti in movimento.

In una macchina fotografica digitale da 61MP, i file generati sono molto grandi, e se scattiamo in RAW a 14-bit (non-compresso) avremo fotografie che portano via un bel po’ di memoria digitale, con relativo rallentamento delle performance nella velocità di scrittura.

Sony è riuscita a mantenere una raffica di 10 fps per scatti in formato RAW 12-bit compresso, oppure per foto in JPEG. Se passiamo a RAW 14-bit non compresso, lo scatto continuo cala a 6 fps.

Questi sono numeri ben accettabili per una fotocamera di questo tipo, perché permettono comunque di immortalare scene ad alta velocità se scegliamo di diminuire appena la qualità dell’immagine.

La scelta del RAW 12-bit piuttosto che il RAW 14-bit significa avere un leggero calo del range dinamico e la possibile presenza di artefatti come banding. Queste piccole imperfezioni sono decisamente passabili nella maggior parte delle situazioni.

Inoltre, i due slot di memoria accettano entrambi schede ad alta velocità, per non avere differenze in velocità di scrittura quando si passa da una scheda all'altra.

La Sony A7R IV passa quindi anche il test per fotografia sportiva e ad alta velocità, e si posiziona quindi tra le migliori fotocamere per tutti i tipi di fotografia.

Video 

La Sony A7R IV non è specificatamente progettata per utilizzo ibrido. Se dovete fare foto e video in percentuale analoga, consigliamo piuttosto un corpo macchina con sensore da 24MP come la Sony A7 III.

Tutte le buone caratteristiche presenti nelle altre fotocamere mirrorless Sony sono comunque presenti anche in questa versione, e se vogliamo catturare video di qualità lo potremo tranquillamente fare, ma non c’è da aspettarsi la stessa performance in condizioni di luce scarsa di una fotocamera con sensore meno risoluto.

La A7R IV permette di registrare video 4k sia in full readout del sensore, sia in crop. Nel primo caso con pixel binning, nel secondo caso con migliore risoluzione, ma con campo di visione ristretto.

Abbiamo sempre compressione 8-bit, e il video full HD dà spazio alla registrazione di slow motion fino a 120 fps.

Le qualità del sistema AF sono uguali sia per foto che per video, quindi potrete trarre vantaggio della tecnologia di tracking anche per registrare filmati, ed è ottima la presenza dello stabilizzatore interno per poter girare video a mano.

Il corpo macchina presenta entrata microfono e uscita cuffie, così da poter aggiungere audio di qualità e monitorare la registrazione.

Connettività 

Sul corpo macchina della Sony A7R IV troviamo la porta USB, che è utilizzabile anche per trasferire immagini immediatamente al PC durante un servizio fotografico, per avere una preview su grande schermo all'istante.

La grande novità con questa versione è che si può eseguire il tethering anche via wifi, per evitare di avere il cavo collegato alla fotocamera ed essere liberi di muoverci nello studio fotografico, o all'aperto. Per utilizzare questa funzione, è necessario utilizzare il software Imaging Edge di Sony. La troviamo un’aggiunta molto utile per chi fa fotografia professionale.

Come al solito, troviamo il WiFi e Bluetooth, ed anche NFC per inizializzare la connessione appoggiando lo smartphone alla fotocamera.

Autonomia 

La Sony A7R IV supporta batterie di tipo NP-FZ100, e la durata di una carica è di 530 scatti utilizzando il mirino. È possibile acquistare il battery grip aggiuntivo per raddoppiare l’autonomia ed avere migliore presa per gli scatti verticali.

Sony a7R IV opinioni

La A7R IV è un’ulteriore riprova di quanto Sony sia impegnata nell'innovazione tecnologica del digital imaging. Questa azienda ci ha portato numerose novità e ha rivoluzionato il settore, spingendo anche la concorrenza a doversi adattare alle nuove tendenze.

La prima fotocamera mirrorless full frame, la Sony A7, era uscita nel 2013. Era già molto “avanti”, e molto capace, ma mai ci saremmo aspettati di poter vedere che in così poco tempo Sony potesse migliorare la linea in maniera così radicale.

Con la Sony A7R IV, a soli sette anni di distanza da quel primo modello, abbiamo una fotocamera full frame ad alta risoluzione che si avvicina di molto alla perfezione.

La consigliamo praticamente a tutti coloro che se la potranno permettere, non solo ai professionisti che cercano una compagna d’avventure affidabile, ma anche a chi inizia con la fotografia professionale.

È talmente semplice da utilizzare, che potrete dimenticarvi delle impostazioni del sistema AF, e concentrarvi soltanto su esposizione e composizione.

È ottima per tutti i tipi di fotografia. L’unico piccolo neo è la “poca” velocità dello scatto continuo (10 fps) eventualmente per chi cerca proprio il top per sport e azione. In quel caso consigliamo la Sony A9 o A9 II (20 fps).

Fotocamere rivali
nikon Z7 recensione

Nikon Z7. La controparte Nikon è un’ottima performer, e siede appena un gradino sotto per risoluzione e prestazioni, alcuni potrebbero trovare che i controlli sul corpo macchina siano leggermente migliori.


panasonic S1R recensione

Panasonic S1R. Con obiettivi di lunga portata, questa mirrorless è un ottimo bilanciamento, ed offre un’esperienza eccezionale per qualità del corpo macchina e quantità di controlli manuali.


nikon d850 recensione

Nikon D850. Se volete una reflex ad alta risoluzione, questa è ancora una delle nostre preferite per manovrabilità, affidabilità e qualità immagine.


IN SINTESI

Pro

  • ​Qualità immagine incredibile
  • Usabilità eccezionale
  • Sistema AF estremamente affidabile

Contro

  • ​File molto grandi
  • Non è la nostra prima scelta per condizioni di scarsa luce

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