Sony A6600 Recensione

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​Sony A6600 VERDETTO

DESIGN
​90%
CARATTERISTICHE
​95%
PERFORMANCE
​100%
qualità immagine
​90%
GIUDIZIO COMPLESSIVO

​Nel panorama delle mirrorless APS-C top di gamma, la Sony a6600 è una delle fotocamere leader per fotografia e video. Questa nuova versione della serie include uno stabilizzatore interno, autonomia eccellente, uscita audio, e uno schermo per vlog, oltre alle già acclamate performance del sistema AF Sony. È fantastica per social, videomaking e fotografia sportiva amatoriale.

PUNTEGGIO
​94%

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Sony A6600 obiettivo

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​Sony A6600 Recensione

Se sei alla ricerca di una fotocamera mirrorless tra l’entry level e il professionale, sarai sicuramente a conoscenza della serie Sony Alpha a6000, che da parecchi anni a questa parte produce macchine fotografiche dalle prestazioni imbattibili.

Presentata insieme alla Sony a6100, la Sony a6600 è l’ultima versione della serie, a diventare ora l’ammiraglia (posto che prima spettava alla Sony a6500). Tra tutte e sei, questa è quella che monta il maggior numero di caratteristiche, ed è anche la più costosa (al momento).

Le differenze con la precedente versione non sono moltissime, ma abbastanza per farci alzare lo sguardo. Abbiamo finalmente un’uscita audio per le cuffie (utilissima ai videomaker), una batteria molto più capiente, l’aggiornamento del sistema AF, e l’aggiunta di uno schermo ribaltabile a 180°.

Tutti questi, a parte l’uscita cuffie e la nuova batteria, sono miglioramenti che già erano presenti in ordine sparso nelle scorse edizioni della serie. Ad esempio, la Sony a6400 era la prima ad avere il nuovo sistema AF super-veloce, e lo schermo ribaltabile, ma non presentava lo stabilizzatore interno.

Quindi diciamo che Sony, con la Alpha 6600, ha unito insieme tutte le specifiche di ultima generazione, in un corpo macchina di livello premium che ora ha tutto quel che serve sia per foto che per video di livello avanzato.

Da non sottovalutare, per chi sta scegliendo di acquistare la sua prossima macchina fotografica, è l’ormai affermata presenza di ottiche compatibili, che è uno dei vantaggi più grandi del sistema Sony.

La Sony Alpha a6600 monta obiettivi ad attacco E-Mount, che è lo stesso tipo di baionetta impiegato in tutte le mirrorless del brand. Di obiettivi ce ne sono molti, e di tutti i prezzi, e non solo prodotti dallo stesso marchio, ma anche da aziende di terze parti come Sigma e Tamron, che nell’ultimo periodo hanno sfornato ottiche per Sony di qualità eccezionale, e dal prezzo sempre più abbordabile.

Scendiamo ora nel dettaglio e andiamo a scoprire tutte le caratteristiche di questa nuova mirrorless Sony, per capire a quale tipo di fotografo è adatta.

Design e caratteristiche

Il corpo macchina della Sony Alpha a6600 rimane essenzialmente lo stesso di tutte le altre versioni della serie. I vantaggi sono l’incredibile compattezza, il buon grip, il peso leggero, e la tropicalizzazione.

Essendo questa la macchina fotografica ammiraglia della serie, avremmo sentito la necessità di un miglioramento dell’ergonomia, con maggiore implementazione di pulsanti e ghiere per il controllo delle impostazioni in manuale.

Da questo punto di vista, è dovuto il paragone con alcune fotocamere concorrenti come la Fujifilm X-T4, oppure la Olympus OM-D E-M1 Mark III, che presentano numerose opzioni di controllo dei parametri di esposizione in stile analogico.

La a6600 resta però fedele alla linea, e non aggiunge niente di nuovo rispetto alla a6500. Anzi, scompare il flash pop-up, che sinceramente ha comunque poco senso in questo tipo di macchina fotografica, e non ne sentiamo la mancanza.

La parte superiore ospita la solita ghiera di selezione della modalità, con le opzioni di scatto in manuale, semiautomatico, ripresa video, scene, memoria 1 / 2, ed opzione Slow&Quick. Cestinata la modalità panorama, altra opzione di cui non sentiremo la mancanza.

Accanto alla ghiera principale, troviamo la solita ghiera di controllo da attivare con pollice destro, per controllare parametri come l’apertura del diaframma, o personalizzabile a seconda delle preferenze. I pulsanti custom sono 4, due di questi sulla parte superiore, e due nella parte posteriore.

Il pulsante di registrazione video rimane sullo spigolo posteriore del grip, raggiungibile a difficoltà con il pollice della mano destra. Questa è una delle sviste più criticate dalla community: tutte le Sony a6000 presentano questo tipo di design e continuiamo a chiederci il perché con ogni nuova uscita. In questo caso, avremmo preferito che il REC fosse posizionato vicino al pulsante MENU sopra lo schermo (magari al posto del C3).

I pulsanti del menu e di playback restano invariati, sono sempre molto comodi da utilizzare, con il design della rotella multifunzione ad essere utile sia per scorrere le opzioni del menu che per cambiare le impostazioni durante lo scatto.

La differenza più sostanziale tra il corpo macchina della A6600 e quello della a6500 la fa il grip. Quest’ultimo è molto più pronunciato rispetto alle versioni precedenti, perché deve ospitare una batteria dalle dimensioni più massicce. Infatti la Sony a6600 ora monta la batteria di tipo NP-FZ100, già in uso nella serie di fotocamere di mirrorless full frame Sony A7.

Il grip diventa quindi più comodo da afferrare anche quando si usa un obiettivo con lunghezza focale più lunga, come un super tele.

Il menu rimane quello di sempre, senza aggiornamenti stupefacenti. In questo settore, sappiamo bene che le fotocamere Sony non sono le migliori, perchè le diverse opzioni sono un po’ difficili da navigare, e in alcuni casi non facili da trovare. Restiamo in attesa di vedere se e quando Sony riuscirà a trovare un sistema di catalogazione del menu più comodo e intuitivo.

Per l’utente che compra la Sony a6600, quest’ultima è una caratteristica che non fa una grandissima differenza. Alla fine, basta utilizzare la fotocamera di continuo per abituarsi alla logica del menu interno.

Il menu veloce invece, quello che appare in sovraimpressione sullo schermo (o sul mirino) quando siamo in modalità di scatto, è molto comodo. Permette di impostare velocemente i parametri più comunemente in uso, ed è personalizzabile. Questo è quello che ci troviamo ad utilizzare più spesso durante i servizi fotografici, ed è attivabile dal pulsante Fn (a destra dello schermo).

Mirino e Display

Il mirino della Sony a6600 rimane quello delle precedenti versioni, un EVF da 2.36 milioni di punti, copertura del 100% e ingrandimento di circa 1.07x. In modalità PAL è possibile selezionare la frequenza di aggiornamento da 50 o 100 fps.

Anche il display touch screen rimane lo stesso in dimensioni e risoluzione, è uno schermo LCD da 3 pollici con 921.600 punti. Ha un meccanismo ribaltabile simile a quello che avevamo già visto nella Sony a6400, e ci permette di utilizzare la macchina in modalità selfie-vlog. È inoltre possibile regolarlo in basso fino a 74°, per scatti dall’alto.

Sia per il mirino che per il display ci troviamo ad essere un po’ delusi. Ci sarebbe piaciuto vedere un miglioramento della risoluzione di entrambi. A livello pratico, un display a risoluzione maggiore avrebbe fatto una grande differenza nel controllo del punto di messa a fuoco, quando si lavora in manuale.

Capiterà infatti che a volte, durante uno shooting per foto e video, alcune immagini che sembreranno a fuoco sul piccolo display della a6600, in realtà saranno appena fuori fuoco quando le andiamo ad analizzare su grande schermo. Un display più risoluto farebbe comodo per evitare questi errori.

Qualità immagine

Il sensore CMOS Exmor di tipo APS-C da 24MP della Sony a6600 produce fotografie di qualità elevata, ed il processore immagini BIONZ X è lo stesso che troviamo su corpi macchina molto più costosi, come la Sony a9.

Questa fotocamera mirrorless è capace di scattare fotografie in molte situazioni, sotto diverse condizioni di luce, poco rumore digitale, e ottima resa dei colori. In questo ultimo settore, Sony ha fatto dei passi da gigante proprio nell’offrire una color science molto più avanzata rispetto a quella delle loro prime mirrorless.

Una delle riprove più evidenti è il risultato che si riesce ad ottenere con i toni della pelle. Ora siamo al punto che possiamo tranquillamente paragonare una fotografia Sony con le concorrenti Canon e Nikon.

La gamma di sensibilità ISO va da 100 a 32.000, estendibile a 50-102.400. Le fotografie scattate con ISO fino a 1600 sono praticamente prive di rumore digitale (o poco visibile), a ISO 3200 iniziamo a vedere un lieve disturbo dell’immagine, e dai 6400 in sù un evidente perdita di dettaglio.

La fotocamera offre opzioni di scatto con otturatore meccanico, elettronico e shutter elettronico sulla prima tendina. Il primo è quello che utilizzeremo più spesso, come modalità standard per fotografia di tutti i giorni, il secondo è comodo per scatti silenziosi (ma ci limita nella velocità e può presentare effetti di rolling shutter), e il terzo è comodo per evitare shutter-shock quando utilizziamo tempi di esposizione più lunghi, ma potrebbe avere un effetto negativo sulla qualità del bokeh.

Le opzioni disponibili per qualità dell'immagine sono: RAW, RAW+JPEG (opzioni Extra fine, Fine e Standard per JPEG), JPEG Extra fine, JPEG Fine e JPEG Standard.

Il formato RAW è a 14-bit, per una migliore profondità colore e gradazioni più naturali rispetto al 12-bit, questa macchina fotografica Sony, pur non essendo la top di gamma delle mirrorless, e pur non avendo un sensore full frame, è in grado di realizzare scatti che potrebbero essere utilizzati anche da professionisti del settore fotografico.

E proprio in questo senso, ci sentiamo di poter consigliare la a6600 anche come seconda macchina proprio per coloro che utilizzano una Sony full frame come fotocamera principale. Il vantaggio è che potrete utilizzare le stesse ottiche che già state sfruttando, ed avrete un secondo corpo macchina portatile, leggero e affidabile.

Performance 

La Sony a6600 impiega lo stesso sistema AF della Sony a6400, con 425 punti AF a rilevamento di fase e rilevamento di contrasto, inclusa l’opzione RealTime Tracking AF e RealTime Eye AF.

Il reticolo di punti copre l’84% del sensore, e il tempo minimo di agganciamento del soggetto è pari a 0.02 secondi.

Real Time Tracking AF e Eye AF è la recente frontiera tecnologica introdotta dall’azienda giapponese, impiega un sistema intelligente di tracciamento del soggetto che riconosce volti ed occhi ed è capace di selezionare automaticamente il punto di messa a fuoco.

Messo alla prova, questo sistema è praticamente infallibile, ed è il migliore attualmente sul mercato. Permette al fotografo di distogliere completamente l’attenzione dalle impostazioni tecniche, perché la fotocamera nella stragrande maggioranza dei casi metterà a fuoco il punto giusto, ed anche se il soggetto si muove (umano o animale che sia), il punto di fuoco rimarrà perfettamente incollato (anche se il soggetto si muove a grande velocità).

A livello pratico, questo sistema intelligente è il più evoluto ed efficace di sempre, ma per coloro che preferiscono prendere il controllo della fotocamera e spostare la messa a fuoco a piacimento, ci sono ampi di spazi di manovra anche in questo senso, ed è ovviamente anche possibile operare in modalità completamente manuale, con opzione di focus peaking disponibile.

La velocità di scatto continuo rimane quella di tutte le altre fotocamere della stessa serie, 11 fps con AF tracking e buffer di 46 foto in RAW.

Questo livello di scatto a raffica, insieme alle prestazioni del sistema AF, ci permette di fotografare soggetti in rapido movimento abbastanza agevolmente. La fotocamera è dunque utile per coloro che fanno fotografia sportiva e d’azione. Non la consigliamo ai professionisti del settore semplicemente perché la qualità delle foto scattate non saranno ai livelli di una full frame, ma per velocità e prestazioni è capace di eguagliare le migliori reflex.

All’interno della Sony A6600 c’è un meccanismo di stabilizzazione a 5 assi sul sensore, che offre una compensazione fino a 5 stop. Se in più montiamo un’ottica stabilizzata, avremo un livello di stabilizzazione dell’immagine ancora maggiore.

Lo stabilizzatore è efficace per compensare le vibrazioni della mano quando si fotografa senza treppiede utilizzando tempi di esposizione elevati, ed è anche un’ottimo alleato per una ripresa video a mano libera.

Video 

A continuare la tradizione della serie, anche la Sony a6600 è una macchina fotografica che per video è molto consigliata. È una delle migliori mirrorless del momento per registrare filmati e per piccole produzioni multimediali.

Tutte le caratteristiche positive delle versioni precedenti rimangono, incluso il video 4K 30p, video Full HD 120 fps, input audio e gamma s-log.

In più la a6600 aggiunge il mini-jack di uscita audio, per monitorare la registrazione in cuffia. Questa è una delle caratteristiche più richieste dai fan del marchio, e ci fa piacere vedere che Sony ha finalmente accontentato il grande pubblico.

Le capacità del sistema AF rimangono le stesse anche per la sezione video, che beneficia ancora di più di queste prestazioni perché ci permette di tracciare un soggetto in movimento in maniera molto affidabile.

La modalità 4K a 24/25 fps e la modalità Full HD a 24/25/30/50/60 fps utilizzano l’intero sensore, senza crop. Il full hd 100/120fps è leggermente croppato a 1.14x, e il 4K 30fps ha un crop di 1.23x.

I file video generati dalla Sony a6600 sono a 8-bit, il che potrebbe essere limitante per alcuni, soprattutto per coloro che utilizzano molto la registrazione in log. Alcune fotocamere concorrenti hanno già implementato il 10-bit, e producono un girato che offre maggiore versatilità in fase di color grading e post produzione.

Per fare vlog, la Sony a6600 è praticamente la fotocamera perfetta. È leggera, con corpo resistente e tropicalizzato, ha uno schermo selfie e c’è l’entrata per microfono esterno (da montare però lateralmente, altrimenti si coprirà il display). Il sistema AF farà in modo di mantenere il volto del vlogger sempre a fuoco, e lo stabilizzatore interno aiuterà ad eliminare le vibrazioni quando teniamo la fotocamera in mano.

Connettività 

La fotocamera offre opzioni di connettività wireless in WiFi, Bluetooth e NFC. I connettori fisici sono HDMI tipo D, micro USB, input microfono e uscita audio.

È disponibile uno slot per schede di memoria, con sportello di ingresso posto nella parte inferiore. Da sottolineare il fatto che alcune fotocamere rivali montano due slot per schede SD.

Autonomia 

La Sony A6600 monta batterie di tipo NP-FZ100, le stesse utilizzate nella Sony Alpha a7 III (altro motivo per cui sceglierla come secondo corpo macchina).

Con una carica, è possibile scattare fino a 720 fotografie utilizzando il mirino elettronico, oppure 810 utilizzando lo schermo.

Con questa fotocamera Sony segna un altro traguardo, perché al momento la a6600 è la fotocamera mirrorless APS-C con l’autonomia più elevata di sempre.

Sony A6600 opinioni

È vero che la a6600 è la migliore di tutte all’interno della serie a6000, ed è altrettanto vero che non manca di innovazioni tecnologiche importanti. Ma è altrettanto vero che la nuova mirrorless APS-C di Sony arriva nel mercato in un momento in cui le altre aziende concorrenti hanno alzato notevolmente la tacca.

In passato, la A6500 (la precedente versione di questa mirrorless) aveva spopolato per qualità immagine e performance. E non esistevano fotocamere della stessa classe che potessero competere, soprattutto nella sezione video.

Fujifilm nel frattempo, si è data da fare, e le sue mirrorless ammiraglie sono ad oggi più avanzate in tutto, tranne che nelle performance del sistema AF.

È un “tranne” molto pesante, che spesso ci farà ricadere ancora tra le braccia di Sony, perché l’affidabilità del sistema AF è uno degli aspetti più importanti in una macchina fotografica.

Ecco quindi spiegato il motivo del nostro giudizio complessivo di cui sopra, la a6600 resta tra le migliori mirrorless APS-C, ma riceve un punteggio leggermente inferiore alla precedente versione perché i tempi sono cambiati, e perché nel frattempo altre fotocamere hanno pareggiato i conti in alcuni campi.

Per qualità prezzo, la a6600 è comunque un ottimo affare, per tutti. Gestisce bene qualsiasi tipo di fotografia, è buona per azione ad alta velocità, produce video di qualità, ed è compatibile con un vasto numero di ottiche. Per chi deve prendere la decisione finale, ed acquistare una mirrorless per utilizzo ibrido, se scegliete la Sony a6600 non avrete nulla di cui pentirvi.

Fotocamere rivali
Fujifilm X-T4 Recensione

Fujifilm X-T4. È il gioiello tra le mirrorless Fujifilm con sensore APSC. Permette di realizzare scatti di qualità e registrare video 4K 60p, con corpo macchina stabilizzato e molto ancora.


Nikon Z50 recensione

Nikon Z50. La prima mirrorless in formato DX di Nikon, è molto capace sia per fotografia che per video, con schermo più grande e un corpo macchina ben costruito.


Sony Alpha A6400 Recensione

Sony a6400. Tra le fotocamere della serie a6000, questa è quella che vi permette di risparmiare, a patto che non vi interessino lo stabilizzatore integrato e l’uscita microfono.


IN SINTESI

Pro

  • ​Ottima durata della batteria
  • Stabilizzatore interno
  • Buona per foto e video 4k hdr

Contro

  • ​Sensore di vecchia generazione
  • Corpo macchina invariato

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Sony A6600 obiettivo
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