Olympus OM-D E-M1 Mark III VERDETTO
DESIGN
100%
CARATTERISTICHE
100%
PERFORMANCE
95%
qualità immagine
90%
GIUDIZIO COMPLESSIVO
La Olympus OM-D E-M1 Mark III è un’ottima fotocamera mirrorless con sensore micro quattro terzi, è progettata per durare, ed offre prestazioni top di gamma. Le numerose opzioni di scatto, la versatilità e l’eccellente sistema di stabilizzazione sono alcuni dei suoi punti più forti. È perfetta per fotografare sport e azione veloce, ed è anche molto indicata per registrare video e vlog di alta qualità.
PUNTEGGIO
96%
- scheda tecnica
- foto
Olympus OM-D E-M1 Mark III recensione
La Olympus E-M1 III è una fotocamera mirrorless ad obiettivi intercambiabili con sensore micro quattro terzi. Questa macchina fotografica è mirata ad un pubblico di fotografi e videomaker avanzati, ed include un set di specifiche tecniche che accontenta i palati più esigenti.
Nel settore delle fotocamere mirrorless micro quattro terzi, Olympus si sta ritagliando una buona fetta di mercato, grazie alla produzione di macchine fotografiche che stupiscono per prestazioni e versatilità.
Con la versione III della linea, il processore immagini è stato aggiornato, il che ha reso possibile l’aggiunta di numerose opzioni e miglioramenti soprattutto nel settore delle performance.
Essendo questa una fotocamera micro quattro terzi, il corpo macchina è più piccolo rispetto alle macchine full frame. E soprattutto, gli obiettivi compatibili saranno meno ingombranti e più maneggevoli, permettendoci di risparmiare spazio quando la trasportiamo in giro per servizi fotografici e fotografia d’avventura.
La formula di Olympus è proprio questa: offrire macchine fotografiche con performance top di gamma in un formato più compatto e portatile rispetto alle reflex e mirrorless full frame.
Ad esempio, coloro che vogliono addentrarsi nella fotografia naturalistica, oppure i fotografi sportivi, sapranno apprezzare le capacità di questa macchina fotografica, e potranno sfruttarne le prestazioni per eseguire scatti di elevata qualità.
Anche i videomaker e i vlogger troveranno che la E-M1 Mark III rappresenta un’ottima soluzione qualità prezzo. Questa mirrorless unisce infatti portabilità e capacità video 4K, con eccellente stabilizzazione immagine per filmati a mano libera.
Il pacchetto caratteristiche sembra quindi completo, competitivo, e ricco di potenzialità. In questa recensione sulla Olympus OM-D E-M1 Mark III andiamo ora a scoprirne l’effettiva utilizzabilità nelle diverse situazioni per fotografia e video, e capiremo se questa macchina fotografica è adatta alle vostre esigenze.
Design e caratteristiche
L’obiettivo di Olympus, con l'uscita della E-M1 Mark III, è quello di fornire uno strumento affidabile per fotografi esperti, ad un prezzo di fascia media.
Di conseguenza, il corpo macchina di questa nuova mirrorless è stato progettato in modo da poter sopportare utilizzi intensivi e situazioni climatiche avverse.
Con la E-M1 Mark III possiamo stare tranquilli ed utilizzare la fotocamera anche sotto la pioggia, o in situazioni dove l’umidità è elevata. Il corpo macchina è tropicalizzato e la resistenza all’acqua è certificata IPX1.
Questa è una specifica che difficilmente troviamo in altre fotocamere rivali, spesso le case di produzione si limitano a dire che il corpo macchina è resistente agli agenti atmosferici, ma non si sbilanciano nel dare un grado standard di resistenza, per cui la Olympus offre un grado di sicurezza maggiore rispetto ad alcuni competitor.
Inoltre, ci troviamo a dover ammettere che questa fotocamera è una delle migliori per manovrabilità e controlli manuali. Il grip è pronunciato e facile da impugnare, ed il peso della fotocamera è il giusto compromesso tra portabilità e robustezza. I controlli sono moltissimi, spesso customizzabili, e posizionati perfettamente su tutto il corpo macchina.
La vita dello shutter è stata duplicata rispetto alla E-M1 Mark II, con una capacità di 400.000 scatti, e il corpo macchina offre un doppio slot per schede SD di memoria per poter offrire buone opzioni di archiviazione. L’unico piccolo problema è che solo uno dei due slot è compatibile con schede UHS-II ad alta velocità.
Contrariamente alla versione precedente, qui troviamo un joystick di selezione del punto AF, comodo da controllare con il pollice della mano destra. Per le fotocamere specificatamente progettate per l’alta velocità, il joystick AF è comodissimo, e apprezziamo molto questo upgrade rispetto alla mark II.
Particolarmente intelligente il comportamento degli slot di memoria customizzabili, quelli presenti sulla ghiera principale e marchiati C1, C2, C3 e C4. Ognuno di questi slot può essere impostato per tenere (hold) oppure resettare (reset) le impostazioni una volta che usciamo dallo stesso. È di uso comune per ogni fotografo impostare i modi custom e poi manovrare le impostazioni durante lo shooting. Con la Olympus possiamo ora decidere se mantenere i cambiamenti salvati nella memoria, oppure cancellarli e tornare a quello salvato originariamente. Dal punto di vista pratico questa aggiunta cambia la vita.
Display e Mirino
La Olympus OM-D E-M1 Mark III offre un mirino elettronico a risoluzione 2360k-dot, ed un display touch screen da 3 pollici con meccanismo vari-angle per scatti da tutte le posizioni e per selfie/vlog.
Quando utilizziamo la fotocamera con mirino, c’è la possibilità di visualizzare su schermo uno status panel, simile a quello che vediamo nel display secondario di alcune fotocamere reflex e mirrorless, per avere accesso veloce alle impostazioni di base.
Ci piace inoltre utilizzare lo schermo per visualizzare il menu Super Control Panel, che consiste in una griglia di opzioni direttamente controllabili tramite un’interazione combinata di touch screen e utilizzo delle ghiere.
C’è una funzione che troviamo estremamente comoda, quella di poter escludere il sensore dell’occhio per l’attivazione del mirino, quando lo schermo è in posizione esterna. Questo torna particolarmente utile per street photography e per video, dove spesso ci troveremo a coprire il sensore ed attivare il mirino magari quando appoggiamo la fotocamera alla pancia, e questo solitamente disattiva il display e ci costringe a spostare la macchina dal corpo per tornare a vedere l’immagine. Con questa nuova funzione, quando lo schermo viene ruotato all’infuori, il sensore viene escluso e non avremo questo problema.
Se dovessimo proprio trovare delle caratteristiche negative in questa macchina fotografica, diremmo che le risoluzioni sia del display che del mirino non sono top di gamma. Sono alla pari con molte fotocamere rivali e concorrenti, ma da una fotocamera del 2020 ci saremmo aspettati qualcosa in più.
Un esempio che possiamo utilizzare come paragone è la Fujifilm X-T3, il cui mirino ha una risoluzione di 3.69 milioni di punti, pur avendo un corpo macchina più piccolo.
C’è però da dire che il mirino della Olympus ha un refresh rate di 120 fps, che permette di visualizzare l’immagine con movimento molto fluido, e la risoluzione da 2.36m-dot è comunque buona.
Qualità immagine
La nuova mirrorless di Olympus incorpora un sensore micro quattro terzi Live MOS da 20.4MP, lo stesso montato sulla versione precedente e datato 2016.
Alcuni lamentano il fatto che la E-M1 III avrebbe meritato un sensore più aggiornato, magari con maggiore risoluzione e migliore risposta alla luce, invece ci ritroviamo ad avere una qualità immagine che a livello pratico ha poche novità rispetto alla versione mark II della linea.
Questo non significa che la qualità immagine sia bassa. Anzi, per una fotocamera micro quattro terzi, la E-M1 Mark III è di buon livello, al pari delle altre fotocamere con sensore simile, come ad esempio le mirrorless Panasonic della serie Lumix.
Uno dei vantaggi di questi sensori più piccoli rispetto alle fotocamere full frame, è la maggiore portabilità degli obiettivi. Il fattore crop gioca infatti a nostro favore quando vogliamo portarci appresso ottiche dalla lunga portata. Ad esempio, un 300mm montato su Olympus sarà in realtà un 600mm equivalente in full frame (significa poter raggiungere soggetti più lontani con obiettivi fisicamente più corti).
La risoluzione non dovrebbe essere un fattore limitante. D’altronde ci sono molte fotocamere professionali (anche full frame) che hanno un sensore da 20 megapixel, prendiamo ad esempio la Canon EOS 1DX mark II, che è una reflex top di gamma per fotografia sportiva di livello ultra-professionale.
Se però i 20 MP vi stanno stretti e volete catturare immagini a risoluzione più elevata, la E-M1 Mark III offre una modalità handheld high-res mode che ci permette di aumentare la definizione dell’immagine, anche quando si fotografa a mano libera.
Questo sistema funziona in combinata con lo stabilizzatore del sensore, ed è in grado di scattare più fotografie della stessa scena, per poi unirle in un file unico a risoluzione 50MP. L’utente non deve far altro che selezionare questa modalità e scattare con la mano abbastanza ferma, la fotocamera eseguirà tutte le operazioni necessarie in background. Se utilizziamo il treppiede, la risoluzione massima può essere di 80MP.
Altra opzione che troviamo molto utile è il Live ND filter. Con la mirrorless di Olympus non è necessario portare appresso un filtro ND per poter alzare i tempi di esposizione. La macchina fotografica è infatti in grado di simulare elettronicamente la presenza di un filtro, con intensità regolabile da ND2 (1 step) a ND32 (5 step). Mentre si imposta questa funzione, è possibile visualizzare su schermo una preview dell’immagine che andremo a scattare.
Cosa ci possiamo aspettare da questa fotocamera in condizioni di scarsa luce? In questi casi, abbiamo due opzioni: in modalità speed priority processing il rumore digitale inizia a comparire su ISO 800, e diventa evidente a ISO 3200 con notevole perdita di dettaglio. Se siamo di fretta e il soggetto si muove velocemente, sappiate che la micro quattro terzi offre una sensibilità alla luce di molto inferiore rispetto ai sensori più grandi, con risultati più rumorosi.
Se però abbiamo il tempo di mettere il nostro soggetto in posa e scattare in tranquillità, c’è una modalità detail priority mode che ci permette di preservare il livello di dettaglio anche quando utilizziamo alti ISO. Il compromesso è che la fotocamera ci metterà qualche secondo in più ad elaborare l’immagine, ma il risultato è molto soddisfacente.
Performance
La Olympus OM-D E-M1 Mark III monta il processore d’immagine TruePic IX, responsabile della maggior parte delle prestazioni.
Il sistema di messa a fuoco è di tipo ibrido, con rilevamento del contrasto e della fase, 121 punti AF distribuiti sul sensore, e buone capacità di cattura del soggetto in movimento.
Abbiamo il riconoscimento del volto e dell’occhio, per poter posizionare perfettamente il punto di fuoco quando si fotografano soggetti. Questa caratteristica è particolarmente utile per ritratti e fotografia social. Si può inoltre selezionare la faccia a cui vogliamo dare priorità, e la funzione è disponibile anche nella modalità video, utile quando all’interno del frame ci sono più soggetti.
Le performance del sistema AF sono notevolmente migliorate rispetto alla versione precedente della macchina fotografica, rendendo la E-M1 Mark III una fotocamera molto più competitiva, e più vicina alla ammiraglia Olympus E-M1X.
La nuova opzione Starry Sky AF è molto comoda per astrofotografia. Ci permette di mettere a fuoco le stelle in modo più preciso, e in combinata con lo stabilizzatore immagine è inoltre capace di farci scattare fotografie di un cielo stellato senza usare il treppiede (con qualche limitazione). Per gli amanti dell’astrofotografia, tra l’altro, avremo la possibilità di utilizzare la modalità BULB con tempi di esposizione fino a 6 ore.
La E-M1 III monta una sistema di stabilizzazione del sensore con prestazioni mai viste. È in grado di compensare le vibrazioni fino a 7.5 stop, sia in modalità foto che video, e a livello pratico significa poter scattare fotografie a mano libera con un tempo di esposizione fino a 4 secondi.
Questa caratteristica è utile non solo per fotografia serale, dove potremo tranquillamente alzare i tempi di posa invece che selezionare alti ISO, ma anche per raggiungere risultati creativi come l’effetto setoso dell’acqua, senza dover necessariamente utilizzare un treppiede.
Infine, per i fotografi sportivi e per chi la vuole utilizzare per fotografia naturalistica, la mirrorless è in grado di scattare una raffica di 18 fotografie al secondo con tracking dell’esposizione e del punto di fuoco, e 60 fps con AF bloccato. Questi sono numeri estremamente elevati, e vi permettono di abbassare notevolmente il rischio di mancare il bersaglio quando si effettuano scatti ad alta velocità.
Per le situazioni molto complicate, come ad esempio quando si fotografano uccelli che volano, c’è inoltre una modalità Pro Capture che permette di salvare un buffer di 35 fotografie prima dello scatto a raffica, da quando si preme il pulsante a metà corsa. Dopo aver rilasciato il pulsante, vengono poi prodotte ulteriori 120 fotografie. Se si utilizza questo metodo, sarà quasi impossibile mancare il bersaglio.
Per darvi un termine di paragone, le reflex professionali non arrivano a scattare a queste velocità, e solo alcune mirrorless molto più costose riescono ad eguagliare queste performance.
Video
La fotocamera è in grado di registrare video in formato Cinema 4K 4096 x 2160 fino a 30fps e 1080p fino a 120fps.
L’incredibile livello di stabilizzazione del sensore gioca un ruolo estremamente importante anche in questo campo, e ci permette di filmare a mano con una piacevole sensazione di stabilità dell’immagine.
Il sistema AF fa un buon lavoro di cattura e tracciamento dei soggetti, ed è molto semplice girare video con questa mirrorless.
Il display articolato selfie è utile per fare vlog e per registrare video YouTube, e non mancano le connessioni audio in e out, per collegare un microfono esterno e le cuffie per il monitoraggio.
Per i videomaker con necessità di registrare video dal colore flat, c’è la nuova modalità OM-Log400, che permette di catturare filmati con gamma dinamica estesa per migliore mobilità in fase di color grading.
Connettività
Sul corpo macchina troviamo la porta HDMI di tipo D, la presa USB-C, l’ingresso microfono e uscita cuffie, e i due slot per le schede di memoria SD.
L’interfaccia wireless comprende il WiFi e Bluetooth, con possibilità di trasferimento delle immagini.
Autonomia
La Olympus E-M1 III monta batterie di tipo BLH-1, come la versione precedente, e con una carica offre fino a 420 scatti.
Questa è una autonomia più che accettabile nel settore delle fotocamere mirrorless, e possiamo estenderla ulteriormente applicando il battery grip HLD-9.
Olympus OM-D E-M1 Mark III opinioni
La nuova Olympus OM-D E-M1 Mark III è una delle fotocamere mirrorless hi-end più versatili e prestanti sul mercato. Va bene per molti tipi di utilizzo, ed è la compagna ideale per il fotografo esperto e per il videomaker in movimento.
Per chi stava aspettando una versione più economica della potentissima Olympus E-M1X, la E-M1 III è la risposta. Abbiamo un corpo macchina ben costruito e con caratteristiche professionali, resistenza alle intemperie, controlli manuali eccellenti, scatto a raffica incredibile e una stabilizzazione immagine senza precedenti.
Per registrare video in 4K o per fare filmati Full HD in slow motion, la macchina propone un set di caratteristiche che eguaglia le migliori mirrorless per video. La presenza delle relative connessioni audio è inoltre un fattore determinante per chi è seriamente intenzionato alla produzione video per YouTube e social media. E ancora una volta, lo stabilizzatore interno con compensazione fino a 7 stop è manna, per chi vuole filmare a mano.
Anche il display completamente articolato è un aspetto da non sottovalutare. Chi vuole una fotocamera per vlog cerca spesso questo tipo di display, per praticità di utilizzo.
Pur non essendo la migliore in un determinato settore fotografico, la E-M1 Mark III è però quella che fornisce la migliore copertura di tutte le necessità, e per questo la consigliamo come fotocamera tuttofare.
Per fotografia di paesaggio e astrofotografia, il corpo macchina è ben progettato per durare nel tempo e sostenere lunghe esposizioni. Per azione veloce abbiamo un sistema AF potente, ed uno scatto continuo eccellente. Per ritratti, c’è un buon set di controlli manuali e l’opzione di riconoscimento dell’occhio con tracciamento del movimento. Per street photography, un display versatile ed una qualità immagine notevole.
A questo prezzo, e ad oggi, non esiste una fotocamera full frame o APS-C che sia in grado di eguagliarne le capacità e la versatilità. Quindi se per voi il sensore micro quattro terzi non è un limite, con questa macchina fotografica sarete immensamente soddisfatti.
Fotocamere rivali
IN SINTESI
Pro
- Nuovo processore e performance incredibili
- Corpo macchina tropicalizzato e controlli manuali
- Stabilizzazione immagine senza precedenti
Contro
- Il sensore non ha subito aggiornamenti
- Uno solo dei due slot SD è compatibile con UHS-II