Leica SL (Typ 601) VERDETTO
DESIGN
95%
CARATTERISTICHE
95%
PERFORMANCE
90%
qualità immagine
95%
GIUDIZIO COMPLESSIVO
La Leica SL (Typ 601) è un chiaro esempio di cosa sia possibile realizzare spingendo la tecnologia mirrorless al massimo delle sue potenzialità. Una macchina per pochi, ma in grado di produrre risultati unici, di garantire una qualità fotografica altissima e di offrire un’esperienza globale impareggiabile.
PUNTEGGIO
95%
- Recensione
- scheda tecnica
- foto
Leica SL (Typ 601) Recensione
Dopo la rivoluzionaria seria Alpha 7 di Sony, Leica è la seconda casa produttrice a mettere in commercio una mirrorless con sensore full-frame.
La Leica SL è una compatta (si fa per dire), molto simile ad una DSLR, soprattutto nel peso e nelle dimensioni, ma con caratteristiche strabilianti per questa classe. Offre infatti la possibilità di scattare fino ad 11 frame al secondo in scatto continuo, di filmare in 4K e monta uno straordinario mirino elettronico da 4,4 milioni di punti, il migliore mai visto su una fotocamera di questo tipo.
Analizziamo nel dettaglio cosa ha da offrire e cerchiamo di capire se vale veramente il suo prezzo esorbitante.
DESIGN E CARATTERISTICHE
La qualità costruttiva è impeccabile, tuttavia, non si può in alcun modo negare che sia una camera ingombrante e pesante. Il corpo macchina, resistente a polvere e schizzi d’acqua, è costituito da due blocchi in lega d’alluminio e dà una piacevole sensazione di solidità e rigidità quando impugnata.
La sua finitura nero opaco, gli angoli squadrati, il rivestimento in gomma a tratteggio incrociato ed i suoi controlli minimali, completano il design dando alla SL un aspetto unico e molto moderno.
Anche dal punto di vista della maneggevolezza è poco convenzionale. Dove solitamente le sopracitate DSLR sono ricche di pulsanti e ghiere per l’accesso diretto alle impostazioni, la Leica SL presenta soltanto due ghiere, un controller ed appena nove pulsanti, scatto incluso.
A parte il pulsante di scatto e il pulsante video, tutti i pulsanti hanno una doppia funzione; premerli comporta un’azione, tenerli leggermente premuti, un’altra, e queste seconde funzioni sono tutte personalizzabili.
La ghiera in alto regola la velocità di scatto, mentre quella sul retro l’apertura. Spingendo quest’ultima verso l’interno e girandola, è possibile navigare tra le quattro tradizionali modalità di esposizione (programma, priorità di apertura, priorità scatto e manuale).
La levetta multi-controllo sul retro della camera, è utilizzata per spostare l’area di fuoco nel frame; premendola, si attiva l’AF, anche quando la fotocamera è impostata su fuoco manuale, che può rivelarsi pratico per una messa a fuoco rapida.
Il pulsante sul lato superiore è dedicato all'avvio ed all'interruzione della registrazioni video, mentre il pulsante argentato di fianco permette di passare da modalità video a foto e viceversa. Stranamente, non è possibile ottenere dei fermo immagine in modalità video.
Sul lato frontale ci sono due pulsanti, uno per rilasciare l’obiettivo e l’altro per scegliere tra le varie modalità di anteprima. È possibile visualizzare l’immagine ad una luminosità standard per un’esperienza stile SLR (Single-Lens Reflex) o applicare la simulazione esposizione per un’anteprima degli effetti delle impostazioni settate.
DISPLAY E MIRINO
Il mirino elettronico è supportato da uno schermo posteriore fisso da 3 pollici e 1.04 milioni di punti che offre una visualizzazione limpida e super dettagliata. È sensibile al tatto, il che vuol dire che può essere utilizzato per selezionare il punto focale e cambiare alcune impostazioni, incluse ISO e compensazione esposizione. Un sensore ottico integrato, permette alla camera di passare senza problemi tra i due metodi di visualizzazione durante gli scatti.
Se c’è una cosa dove la Leica SL spicca, è il mirino. Un EyeRes da ben 4.4 milioni di punti che offre un livello di dettaglio eccezionale ed una visuale molto più ampia rispetto ai mirini ottici montati persino sulle DSLR full-frame di fascia più alta.
La sua frequenza di aggiornamento a 60fps, fa sì che non ci sia quasi alcuna traccia di lag, ed è in grado di mostrare un ampio intervallo di informazioni sull'esposizione, sovrapporre griglie a tua scelta e mostrare persino livelli elettronici.
Il risultato finale, non è soltanto un mirino elettronico sbalorditivo, ma è praticamente il migliore mai visto su una fotocamera full-frame ad oggi, scavalcando addirittura i migliori mirini ottici come quello della Canon EOS 5DS R.
Qualità immagine
Sulla qualità fotografica, la SL è eccezionale. Senza alcun filtro anti-aliasing, il sensore è in grado di acquisire elevati livelli di dettaglio, ed il suo rendimento nei confronti del rumore implica che sensibilità anche fino a ISO 12500 sono tranquillamente utilizzabili.
La misurazione è piuttosto accurata, ed è facile vedere in anteprima nel mirino gli effetti delle impostazioni settate relative all'esposizione, ed applicare qualsiasi cambiamento necessario anche prima di effettuare uno scatto.
Attualmente, il Vario-Elmarit-SL 24-90mm f/2.8-4 Asph è l’unico obiettivo full-frame con autofocus utilizzabile sulla SL, ma fortunatamente, è straordinario, come ci si aspetterebbe d'altronde dato il prezzo. L’immagine è eccezionalmente nitida, con aberrazione cromatica o vignettatura minime.
Il sensore è un CMOS da 24 Milioni di pixel full-frame. Senza alcun filtro low-pass, il sensore risolve un elevato livello di dettaglio, sebbene questo comporti, talvolta, un effetto leggermente artificiale all'immagine.
Come ci si aspetterebbe da un moderno sensore full-frame, la gamma dinamica a basse sensibilità ISO è molto elevata, ed il rendimento in termini di rumore anche a ISO elevate è altrettanto alto.
A basse sensibilità ISO di 50-200, la SL offre una sorprendentemente elevata gamma dinamica. Oltre ISO 400, inizia a scendere più rapidamente, ed oltre ISO 3200 è abbastanza bassa, ad indicare che da questo punto il rumore inizia ad avere un impatto più serio sul dettaglio.
Settando la sensibilità ISO a 25000 e 50000 notiamo valori di gamma dinamica molto bassi, il che suggerisce che è meglio evitare tali settaggi.
Relativamente alla risoluzione, con una risoluzione misurata di quasi 4000l/mm con ISO 50, la SL sfrutta abbastanza il suo sensore da 24 milioni di pixel come teoricamente possibile, e ciò conferma che lo zoom 24-90mm è eccezionalmente preciso.
Salendo all'interno dell’intervallo ISO, si nota la risoluzione diminuire lentamente a causa degli effetti del rumore, ma resta ancora intorno ai 3600l/mm con ISO 1600, e 3400l/mm con ISO 6400. Oltre questo valore, le cose vanno peggiorando, con il rumore che limita la risoluzione a 2800l/mm con i settaggi più elevati.
Tecnicismi a parte, la Leica SL offre immagini meravigliosamente pulite e dettagliate, con risultati eccellenti a bassi valori di ISO e fondamentalmente senza rumore.
PERFORMANCE
La Leica SL monta un sensore CMOS da 24 milioni di pixel full-frame senza alcun filtro ottico low-pass per massimizzare l’acutezza, ma chiaramente, si trova in qualche modo indietro rispetto agli ultimi modelli ad alta risoluzione come la Canon EOS 5DS R da 50.6 MP, la Sony Alpha 7R II da 42.4 MP o la Nikon D810 da 36 MP.
Associato al processore d’immagine Maestro II di Leica, il sensore fornisce un intervallo standard di sensibilità ISO 50 – 50000. I file RAW vengono registrati come DNG a 14 bit per una gradazione tonale massima ed una più facile elaborazione.
Lo scatto arriva ad un frequenza impressionante di 11 frame al se condo, con fuoco ed esposizione fissate all'inizio della sequenza, scendendo a 7fps con la visualizzazione in tempo reale, autofocus ed esposizione automatica tra i frame. Il buffering è rispettabile, con fino a 30 file RAW o 70 file JPEG memorizzabili prima che la camera cominci a rallentare.
L’otturatore è molto silenzioso e la combinazione di tempo d’otturazione 1/8000 sec e sensibilità ISO 50 permette di scattare anche ad ampie aperture in luci abbaglianti.
Leica ha incluso una funzione intelligente di Auto ISO che permette sia di impostare una velocità di otturazione minima, sia di specificare che essa debba regolarsi per adattarsi alla focale dell’obiettivo in uso.
L’Auto ISO può anche essere utilizzato in modalità auto-esposizione, permettendo di scegliere la velocità di otturazione e l’apertura per adattarsi al soggetto e lasciare che la camera regoli autonomamente l’ISO per compensare la variazione luminosa. Un tocco di classe è il Floating ISO, in cui la camera regola l’ISO puramente per compensare variazioni di massima apertura durante lo zoom quando si scatta in wide-open (apertura massima).
Oltre a quelle di base, comunque, la SL offre alcune opzioni aggiuntive. Ci sono modalità intervallometro ed autobracketing programmabili, con quest’ultima che include la possibilità di creare un file HDR in JPEG tramite la fotocamera. D’altra parte, non sono stati inseriti fronzoli come filtri artistici, scatti panoramici o modalità multi-esposizione.
Connettività
La Leica SL è dotata sia di una connessione Wi-Fi che di GPS integrati, inoltre, per l’archiviazione, prevede un doppio scompartimento per schede SD, il quale consente di salvare i file in duplicato su entrambe le schede contemporaneamente, o utilizzare la seconda quando la prima è piena.
VIDEO
Un altro aspetto dove la SL suscita particolare interessa è quello relativo alla registrazione video. È in grado infatti di registrare video in 4K a 30fps utilizzando un formato Super-35.
La fotocamera permette di registrare filmati in 4K internamente su schede SD in modalità 8 bit 4:2:0, o su registratori esterni mediante HDMI in modalità 1 bit 4:2:2. In alternativa, video in full HD possono essere registrati fino a 120fps.
Una modalità di visualizzazione in tempo reale dedicata, mostra una vista in 16:9, con la possibilità di mostrare (facoltativamente) picchi di messa a fuoco ed avvisi di sovraesposizione. Un po’ deludente, comunque, il fatto che un entrata per microfono o cuffie può essere aggiunta solo mediante un adattatore collegato al multi-connettore della fotocamera. Dato il prezzo, ci sarebbe piaciuto trovarle integrate sul corpo macchina.
LEICA SL (TYP 601) OPINIONI
La Leica SL non è una fotocamera ordinaria e non è una fotocamera per tutti, non è soltanto una delle migliori full frame in commercio, è molto di più.
Vanta una serie di specifiche tecniche impressionanti, ed offre prestazioni in termini di risoluzione e velocità che nessuna altra full-frame riesce ad eguagliare.
C’è poco di cui lamentarsi in termini di qualità dell’immagine, con sensore ed obiettivo che insieme forniscono risultati eccezionali, l’aggiunta poi del 4K è la ciliegina sulla torta.
Sfortunatamente, però, l’eccentrico sistema di controllo della SL con i suoi pulsanti non contrassegnati e dalla doppia funzione, la rende veramente poco intuitiva da usare.
Tuttavia, l’esperienza di scatto è semplicemente unica, principalmente grazie al suo favoloso mirino, con una visuale ampia, luminosa e dettagliata e l’abilità di mostrare in anteprima, più o meno esattamente, come apparirà l’immagine, prima di scattare.
Questo è certamente il futuro, ed una volta provati i vantaggi del guardare il mondo attraverso un mirino elettronico di tale qualità, potreste trovarvi in difficoltà nel ritornare ad utilizzare una DSLR.
Veniamo al prezzo. Nonostante la sua tecnologia intelligente, ha davvero senso scegliere una Leica SL, specialmente se comparata alle alternative full-frame meno costose e con una gamma più ampia di obiettivi tra cui scegliere?
Per la maggior parte dei fotografi, probabilmente no, ma in un certo senso è questo il punto. Leica non vuole rivolgersi al grande pubblico, ma ad una ristretta minoranza di fotografi che vogliono veramente qualcosa di più e soprattutto di unico.
IN SINTESI
Pro
- Scatto continuo a 11fps
- Straordinario mirino elettronico
- Eccellente qualità fotografica
- Registrazione video in 4K
Contro
- Corpo macchina pesante
- Controlli poco intuitivi
- Saturazione colore mirino non regolabile