Siete indecisi tra una fotocamera APS-C o Full Frame? Ecco quali sono le differenze, le caratteristiche tecniche a confronto, i vantaggi e gli svantaggi, per capire se sia meglio l’una o l’altra a seconda delle diverse esigenze.
Quando si decide per una nuova macchina fotografica, la prima domanda a cui rispondere è quale sensore scegliere? e spesso, la decisione rimbalza tra le due opzioni ad oggi più popolari: APS-C vs Full Frame.
Meglio ancora, una domanda ancora più precisa è questa: se si acquista una macchina con sensore APS-C invece che full frame, qual è il compromesso da accettare in termini di qualità immagine e prestazioni?
Diciamoci la verità, se un sensore APS-C è di buona qualità per quel che dobbiamo fare, ci fa piacere risparmiare soldi sia per il corpo macchina che per gli obiettivi, ed evitare di acquistare una fotocamera che va al di là delle nostre necessità. Le risposte a queste domande quindi non sono affatto scontate.
In questa guida e confronto scopriamo qual’è la differenza tra sensore full frame e APS-C, e quali sono i fattori da valutare nella scelta di una fotocamera, a seconda del tipo di utilizzo e del budget di prezzo.
Cos’è un sensore full frame?
Il sensore full frame (pieno formato) è anche chiamato 35 millimetri, e ha dimensioni 36 mm di larghezza e 24 mm di altezza. Questo sensore deriva dalle fotocamere analogiche con pellicola 35 mm, nel caso delle fotocamere digitali invece della pellicola abbiamo un sensore d’immagine.
Troviamo sensori formato full frame nelle reflex, mirrorless e in alcune fotocamere compatte premium. Il sensore full frame è la prima scelta dei fotografi professionisti, e le fotocamere full frame sono vendute a prezzi generalmente premium.
Cos’è un sensore APS-C?
Il sensore APS-C (Advanced Photo System type-C) è grande 22.2 mm ×14.8 mm nel caso di Canon, mentre nel caso di Nikon, Sony e Pentax è 23.6 x 15.60 mm. L’area di un sensore APS-C è di circa il 42% di quella di un sensore full frame.
Troviamo sensori a formato ridotto APS-C in macchine fotografiche reflex, mirrorless e in alcune fotocamere compatte. Il sensore APS-C è una scelta molto popolare tra fotografi di diverso tipo, soprattutto nella fascia intermedia.
Differenza tra full frame e APS-C
L’area del sensore APS-C è meno della metà rispetto alla grandezza del sensore full frame, un sensore APS-C è quindi è nettamente inferiore rispetto al full frame.
Nell’immagine sotto, vediamo quali sono le dimensioni (in rapporto, non reali). Abbiamo inserito anche altri tipi di sensore per dare contesto.
Nel riquadro più grande abbiamo il sensore a medio formato, poi il sensore full frame da 35 mm, poi un tipo di sensore poco usato, l’APS-H di Canon, a seguire le due varianti di APS-C tra Nikon, Sony, Pentax e Canon, il micro quattro terzi, e infine i sensori d’immagine più piccoli, quelli che troviamo nelle bridge e nelle fotocamere compatte, o negli smartphone (fonte qui).

immagine: Wikipedia
Full Frame e APS-C a confronto
Qui mettiamo a confronto il sensore full frame con il sensore APS-C a seconda dei parametri più comuni per la fotografia di tutti i giorni. L'icona verde, indica quale dei due sensori è migliore nei singoli parametri di confronto.
Header | FULL FRAME | APS-C |
---|---|---|
Qualità immagine | Cell | |
Risposta alla luce | Cell | |
Sensibilità ISO | Cell | |
Dimensioni e peso fotocamera | Cell | |
Ottimizzazione del processore e prestazioni | Cell | |
Costo | Cell |
Risoluzione e qualità immagine
La risoluzione è la definizione della foto, ossia quanto riusciremo ad ingrandirla prima di perdere dettaglio, mentre la qualità immagine è la capacità del sensore di catturare la luce a disposizione.
Quando si parla di risoluzione, non parliamo necessariamente di qualità immagine. È importante capire che la grandezza, o l’area di un sensore non è la stessa cosa della risoluzione.
La risoluzione è dettata dalla quantità di fotodiodi (in megapixel) che sono stati inseriti all’interno dell’area del sensore, e non è detto che un sensore più grande sia più risoluto di un sensore più piccolo.
Sul mercato troviamo sensori APS-C con una risoluzione maggiore rispetto ad altri sensori Full Frame. Ad esempio, la reflex APSC Canon EOS 90D ha un sensore con risoluzione 32.5 megapixel, mentre la mirrorless Sony A7 Mark III ha un sensore full frame da 24 megapixel.
È importante capire che a parità di risoluzione in megapixel, un sensore full frame è migliore di un sensore APS-C, perché ha un'area più grande e i singoli fotodiodi saranno di conseguenza più grandi, con migliore capacità di catturare la luce.
Profondità di campo ed effetto sfocato dello sfondo
Uno dei vantaggi del sensore full frame, rispetto al sensore APS-C, è la maggiore capacità di generare un effetto sfocato dello sfondo. In termini pratici, con il sensore full frame saremo in grado di generare uno sfondo più sfocato, se eseguiamo la stessa foto, con le stesse impostazioni di esposizione.
Detto questo, c’è da dire che il sensore APS-C è comunque in grado di generare questo effetto, e nella maggior parte dei casi la differenza non è eclatante. Se utilizziamo una fotocamera con sensore APS-C ed un'ottica con apertura abbastanza ampia (ad esempio f/1.4, f/1.8, f/2.8), l’effetto sfocato dello sfondo sarà comunque evidente, e molto piacevole.
Personalmente, non riteniamo questa una caratteristica decisiva nella scelta tra i due sensori.
Obiettivi
La scelta del sensore ha un impatto notevole sul tipo di obiettivi, e sul loro costo, quindi va ponderata con attenzione. Questo è uno snodo importante per chi sceglie una fotocamera reflex e mirrorless ad obiettivi intercambiabili.
Gli obiettivi per fotocamere full frame sono più costosi, più ingombranti e più pesanti. Questo non gioca a vantaggio del sensore full frame, ed è per questo che molti fotografi preferiscono adottare un sensore APS-C, soprattutto per viaggiare.
I corpi macchina APS-C, oltre ad essere più piccoli e leggeri rispetto ai full frame, permettono quindi di risparmiare nel settore delle ottiche compatibili. E scoprirete anche che con una fotocamera APS-C, a parità di prezzo, è possibile acquistare obiettivi con zoom ottico più potente rispetto al full frame, e questo è dovuto al fattore di crop, di cui parleremo nella prossima sezione.
Per chi acquista, attenzione che esistono obiettivi specifici per fotocamere APS-C, ed obiettivi specifici per fotocamera full frame. Ad esempio, i Canon EF-S sono specifici per fotocamere Canon APS-C, come la Canon EOS 250D. Mentre gli obiettivi Canon EF sono specifici per fotocamere Canon full frame, come la 6D Mark II.
Lo stesso vale per le fotocamere Sony, ci sono gli obiettivi FE per le Sony Alpha full frame e gli obiettivi E per le macchine APS-C.
Posso montare un obiettivo APS-C su macchina full frame e viceversa?
A parità di baionetta, se parliamo di obiettivi che siano meccanicamente compatibili con l’attacco della nostra fotocamera, si possono montare obiettivi full frame su fotocamere APS-C senza problemi, e senza ottenere nessuna distorsione sull’immagine. L’obiettivo full frame può essere quindi montato su fotocamera APS-C.
Viceversa, se montiamo un obiettivo APS-C su fotocamera full frame, otterremo foto con notevole effetto vignetta, perché l’obiettivo è progettato per una fotocamera con sensore più piccolo rispetto al full frame (qui un esempio di foto scattata con macchina fotografica Sony full frame utilizzando un obiettivo Sony APS-C).
Come calcolare il fattore crop di un sensore APS-C
La lunghezza focale dell’obiettivo è quella che determina l’angolo di visione dell’immagine catturata. Una foto scattata con obiettivo a 12 mm ha un angolo di visione molto largo (ad esempio un paesaggio) mentre una foto scattata con obiettivo 100 mm restringe il campo di visione, ed applica uno zoom ottico che permette di fare un primo piano di un soggetto più lontano.
Tutte le lunghezze focali degli obiettivi per fotocamere sono calcolate in termini full frame, ed è qui che spesso nasce la confusione di come calcolare il fattore crop di una macchina fotografica con sensore più piccolo rispetto al pieno formato.
Nel caso del sensore APS-C è facile ricordare che il fattore crop è di 1.5x. Ad esempio, se utilizziamo un obiettivo 50 mm su fotocamera APS-C, la focale effettiva è di 50 x 1.5, cioè 75 mm.
Tornando al discorso di sopra, a volte questo gioca a vantaggio dell’utilizzatore di APS-C, perché se acquistiamo ad esempio un obiettivo 200 mm per fotocamera APS-C, non solo costerà meno rispetto ad un alternativo 200 mm per full frame, ma ci permetterà anche di raggiungere soggetti a 300 mm (200 x 1.5 = 300 mm).
Inoltre, a parità di lunghezze focali e capacità di apertura, gli obiettivi APS-C sono meno pesanti e meno lunghi, per cui si risparmierà anche spazio nello zaino fotografico.
Vantaggi di una fotocamera full frame
Con una fotocamera full frame si possono realizzare scatti migliori: l’area del sensore è considerevolmente più ampia rispetto ad un sensore crop, ed il risultato è superiore in termini di qualità fotografica.
Prendiamo ad esempio una macchina fotografica come la Canon EOS 5D Mark IV. Questa macchina viene utilizzata dalla stragrande maggioranza dei fotografi professionisti per l’eccellente compromesso tra grandezza del sensore (full frame) e risoluzione (30.4 MP). Questo ci permette di catturare foto che potremo poi ingrandire e stampare professionalmente e di realizzare scatti qualitativi in assenza di luce abbondante.
A parità di quantità di luce, con una fotocamera full frame possiamo eseguire quindi scatti meno rumorosi, senza dover andare su alti ISO e mantenendo il rumore digitale meno evidente.
Non solo, ma a parità di ISO, spesso le fotocamere full frame sono migliori rispetto alle APS-C. Infatti se proviamo a scattare con le stesse impostazioni di esposizione, la foto realizzata con la full frame risulta più luminosa, con migliore gamma dinamica.
Abbiamo inoltre detto, e lo ripetiamo qui, che le fotocamere full frame permettono di realizzare scatti con effetto sfocato dello sfondo più accentuato.
Vantaggi di una fotocamera APS-C
Le fotocamere APS-C sono più piccole e più leggere, offrono una qualità immagine comunque di buon livello, e in certi casi, permettono anche di realizzare foto professionali.
Il vantaggio più grande è il rapporto qualità prezzo. Acquistando una macchina fotografica APS-C potremo comunque ottenere risultati avanzati, senza dover spendere cifre altissime, e il costo degli obiettivi è inoltre più contenuto rispetto al full frame.
Questi sono tutti vantaggi che pesano tantissimo nella scelta. Troviamo che spesso una fotocamera APS-C sia abbastanza per le esigenze di molti fotografi, anzi ci spingiamo ad affermare che una macchina APS-C è probabilmente la scelta corretta sia per chi inizia, sia per l’utente avanzato che non ha bisogno di fare della fotografia la propria attività commerciale.
Esistono macchine fotografiche APS-C altamente qualitative, negli ultimi anni tra Sony, Fujifilm, Nikon e Canon abbiamo visto modelli estremamente interessanti per caratteristiche e performance, a rendere il mercato dell’APS-C sempre più competitivo, e il passaggio a full frame sempre meno appetibile.
Altro vantaggio delle macchine APS-C rispetto alle macchine full frame, le prestazioni sono migliori a parità di potenza del processore.
Ad esempio, la APS-C Fujifilm X-T4 (vedi su Amazon) riesce a scattare raffiche da 15 foto al secondo in formato RAW. A confronto, la full frame Nikon Z6 arriva fino a 9 fps in formato RAW 14-bit non compresso, e costa di più (vedi prezzo qui).
Questo è solo un esempio, e vi consigliamo di indagare le diverse opzioni prima di acquistare, ma in generale la scelta del sensore più piccolo offre più possibilità in termini di prestazioni, e costo inferiore a parità di performance.
Meglio full frame o APS-C: il nostro consiglio per chi acquista
Per chi guarda al rapporto qualità prezzo, consigliamo l’APS-C. Una macchina fotografica intermedia permette di realizzare scatti qualitativi e risparmiare soldi.
Quello che risparmiate sul corpo macchina lo potrete poi riversare nell’acquisto di ottiche migliori (rispetto al kit di base), che a loro volta vi permetteranno di alzare la qualità della vostra tecnica fotografica e la qualità immagine dei vostri scatti, utilizzando diaframmi più ampi e lunghezze focali più versatili.
Per aiutarvi nella scelta della vostra prossima macchina fotografica qualità prezzo consigliamo di dare un’occhiata alle nostre classifiche dedicate alle fotocamere mirrorless e reflex entry level.
Per chi vuole fare sul serio ed entrare nell’ambiente professionale, il full frame è la scelta migliore. Un corpo macchina full frame costa molto di più, ma il vantaggio sarà la migliore prestazione in qualità immagine che otterremo per le diverse situazioni di luce.
La full frame è ottima anche per chi preferisce un corpo macchina di grandi dimensioni, soprattutto nel settore delle reflex. Se preferite pulsanti comodamente distanziati tra di loro, e un grip a tutta mano, la macchina full frame è la scelta ideale.
Qui trovate la nostra guida all’acquisto sulle migliori full frame da acquistare oggi.