Fujifilm X-Pro3 Recensione

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​FUJIFILM X-PRO3 VERDETTO

DESIGN
​90%
CARATTERISTICHE
​95%
PERFORMANCE
​95%
qualità immagine
​100%
GIUDIZIO COMPLESSIVO

​La Fujifilm X-Pro3 è una delle migliori fotocamere per street photography e documentaristica, una delle poche sul mercato ad offrire ancora l’esperienza analogica con mirino rangefinder ma allo stesso tempo dotata di prestazioni e tecnologia al passo con le mirrorless più moderne. Questa mirrorless APSC da 26MP è compatibile con obiettivi intercambiabili di tipo X-Mount. Un prodotto di nicchia, non per tutti, ma estremamente affascinante.

PUNTEGGIO
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​Fujifilm X-Pro3 recensione

La Fujifilm X-Pro Mark III è una nuova mirrorless APS-C uscita a fine 2019, tre anni dopo l’uscita della precedente versione X-Pro2.

Si tratta di un modello estremamente diverso rispetto alla maggioranza delle moderne macchine fotografiche mirrorless, questa fotocamera è rivolta agli amanti delle impostazioni di scatto in manuale con mirino ottico di tipo rangefinder.

La caratteristica che più la contraddistingue, è infatti la presenza un mirino che all'occorrenza può essere trasformato da rangefinder a digitale.

Inoltre, il display è posizionato in maniera a dir poco insolita, con lo schermo rivolto all'interno, verso la schiena del corpo macchina e ruotabile a 180° per essere effettivamente utilizzabile. Questo inequivocabilmente promuove l’utilizzo del mirino, una scelta stilistica interessante, ma meno pratica per chi utilizza lo schermo LCD come fonte primaria di monitoraggio.

L’intera struttura del corpo macchina richiama evidentemente le vecchie macchine fotografiche con rullino, c’è anche un piccolo display posteriore a ricordare il classico oblò.

La consigliamo vivamente agli street photographer, per fotografia documentaristica, e per chi vuole avere una macchina fotografica veramente diversa dalle altre, che si faccia notare per la sua unicità. ​

In questa recensione, vediamo tutte le capacità della Fujifilm X-Pro3, per capire se è la macchina fotografica che fa per voi.

Design e caratteristiche

Da tenere in mano è un vero piacere. Il corpo macchina è costituito da lega di magnesio (parte centrale) e guscio in titanio (parte inferiore e superiore), per robustezza e solidità molto rassicuranti.

Per lo street photographer che vuole portare la macchina fotografica al collo anche quando le condizioni meteo sono sfavorevoli, la Fujifilm X-Pro3 offre resistenza all’acqua e tropicalizzazione di alto livello, così da stare tranquilli e non doverla necessariamente mettere in borsa.

Appena la si prende in mano, notiamo subito l’unicità del design nella parte posteriore. Invece di avere uno schermo LCD rivolto verso l’utente, in posizione chiusa il display è rivolto verso l’interno e non lo possiamo vedere. Vediamo invece un piccolo schermo secondario LCD a 8 colori che mostra informazioni di base sullo scatto.

Questa scelta di design mira a favorire l’utilizzo del mirino piuttosto che lo schermo durante gli scatti, e a non utilizzare il display tra uno scatto e l’altro per controllare l’effettiva riuscita della fotografia.

A livello di grip, manualità e controlli, la X-Pro3 è costruita in maniera molto soddisfacente. Le dimensioni sono abbastanza importanti da farci apprezzare il peso e le dimensioni, non è troppo ingombrante da mettere in borsa, e la portiamo al collo volentieri per la città durante un’uscita fotografica.

A livello di sensazione, oltre alla ovvia somiglianza con i modelli precedenti della serie X-Pro, troviamo consono il paragone con le fotocamere Leica di serie M, anch’esse mirrorless di tipo rangefinder. La X-Pro ha però il vantaggio del piccolo grip posto sulla parte frontale che migliora la presa, ed un prezzo nettamente inferiore rispetto alle controparti Leica.

Sulla parte frontale, troviamo l’attacco obiettivo per ottiche di tipo Fujifilm X-Mount, il switch per selezionare il fuoco automatico (Continuo o Singolo) e manuale, il switch per selezionare OVF o EVF (optical viewfinder / electronic viewfinder) ed una ghiera per indice della mano destra.

La parte posteriore della macchina, oltre al display nascosto e al display secondario in vista, include 7 pulsanti, una ghiera per pollice destro ed il joystick per la selezione del punto di messa a fuoco.

La piastra superiore offre una slitta a contatto caldo per flash e accessori, due ghiere marcate (velocità otturatore e compensazione esposizione), pulsante di scatto con switch on-off ed un pulsante custom.

La porta laterale sul grip nasconde due slot per schede di memoria (entrambi compatibili con SD UHS-II), mentre la porta sul lato sinistro racchiude le connessioni USB-C e ingresso per telecomando remoto 2.5 mm (anche utilizzabile per microfono esterno).

Display e mirino

Display

Caratteristica unica della Fuji X-Pro3 è il piccolo display LCD posto sulla parte posteriore del corpo macchina. Questo non è un display retroilluminato, e serve un po’ di luce ambientale per poterlo effettivamente utilizzare (quasi invisibile al buio).

È comodo per ricordarci le impostazioni di sensibilità ISO, bilanciamento del bianco, velocità otturatore, apertura ed effetti di simulazione pellicola in uso. Le informazioni visualizzabili sono configurabili dal menu interno della macchina.

La scelta del display secondario è più stilistica che pratica, non lo possiamo utilizzare per vedere l’immagine scattata ed essendo un display a 8 colori, non retroilluminato, è meno utilizzabile rispetto al display primario.

Il display primario è nascosto e rivolto nella parte interna della fotocamera. Il meccanismo a cerniera ci permette di estrarlo e posizionarlo fino a 180°. È utile per scatti dalla vita e per posizioni meno convenzionali, quando non troviamo comodo l’utilizzo del mirino.

La qualità del display è veramente notevole. Si tratta di un pannello LCD con risoluzione 1.62 m-dot e capacità touch screen, con copertura del 100% del frame.

Appunto per la sua unicità e tipo di articolazione, il display non è utilizzabile per scatti selfie e vlog, ed è necessario estrarlo dal corpo macchina per vederlo. Troviamo che quando la macchina è su treppiede, nella maggior parte dei casi il display è estraibile solo fino a 90° e bloccato dalla piastra del treppiede stesso.

Mirino

Il mirino di tipo advanced hybrid viewfinder è allo stesso tempo OVF e EVF (ottico ed elettronico), ed offre diverse opzioni di utilizzo a soddisfare molte esigenze. Per passare da ottico a elettronico e viceversa, basta utilizzare il switch posto sulla parte frontale della fotocamera, comodamente raggiungibile dall’indice destro.

In modalità OVF, abbiamo un ingrandimento fisso dello 0.52x, mentre nella X-Pro2 avevamo due opzioni 0.36x e 0.60x. Per questo troviamo un po’ più difficile fotografare con il mirino ottico quando l’obiettivo in uso è un grandangolo.

Il mirino elettronico, rispetto alla versione precedente, riceve un aggiornamento sostanziale. Mentre nella X-Pro2 avevamo un EVF di tipo LCD con contrasto 1/300, nella X-Pro3 troviamo tecnologia OLED con contrasto 1:5000. La risoluzione è 3.6 m-dot e l’immagine risulta molto chiara e nitida.

È anche possibile utilizzare una modalità ibrida, per comporre l’immagine con mirino ottico e sovrapporre una porzione digitale dell’immagine per controllare il punto di fuoco magnificato.

Senza entrare troppo nei dettagli tecnici dell’utilizzo del mirino, vi diremo che in termini pratici la Fujifilm X-Pro3 offre un’esperienza nettamente diversa rispetto alle altre fotocamere mirrorless, ed è molto più versatile in questo senso, perché unisce la tecnologia EVF con l’utilizzo analogico e promette un maggiore numero di opzioni per i fotografi che desiderano sperimentare diversi tipi di approccio.

Qualità immagine

Con la Fujifilm X-Pro3 troviamo lo stesso sensore e processore immagine della Fujifilm X-T3 e X-T30, il sensore XTrans CMOS 4 da 26.1MP e il X-Processor 4. La qualità delle foto scattate è quindi la stessa, e con Fujifilm possiamo apprezzare in particolar modo il processamento JPEG interno che crea degli scatti già pronti da pubblicare senza dover passare da un editor esterno.

Per questo consigliamo di adottare la funzione RAW+JPEG quando si sceglie la qualità immagine all’interno del menu, così da avere il file crudo ad alta risoluzione disponibile per un editing futuro, ma anche un JPEG pronto all'uso se decidiamo di condividere velocemente.

Le qualità fotografica è impressionante, e a livello pratico troviamo particolarmente utile la capacità di mettere a fuoco fino a -6EV, la funzione HDR, il focus bracketing, e i filtri simulazione pellicola con l’introduzione di un nuovo effetto che simula la pellicola Classic Neg, che diventa ora il nostro preferito.

Andiamo con ordine. La fotocamera è molto buona anche per applicazioni in condizioni di luce scarsa, anche quando il soggetto è poco illuminato possiamo usare il sistema di messa a fuoco automatico e confermare l’agganciamento senza problemi. 

La funzione HDR è particolarmente utile quando la scena presenta una gamma dinamica molto ampia, come un paesaggio di giorno. Qui noteremo che la modalità HDR riesce a catturare più dettagli nelle zone chiare senza oscurare del tutto le zone d’ombra.

Il focus bracketing è di tipo intelligente, e capisce da solo quante fotografie vanno scattate per ottenere il miglior effetto. Questo metodo è utile quando dobbiamo catturare foto di un soggetto immobile, con treppiede, come fotografia di prodotti e fotografia macro.

È particolarmente soddisfacente utilizzare la Fuji X-Pro3 con nuova simulazione pellicola Classic Negative. Come gli altri filtri pellicola Fujifilm, ispirati direttamente alle pellicole originali Fuji, il Classic Negative conferisce alle fotografie una colorazione non troppo intensa, di stile un po’ vintage, ma senza cadere nell’ovvio.

Per fotografia di strada e per raccontare una storia, questo filtro è veramente piacevole, e le foto scattate sono praticamente pronte per la pubblicazione senza dover andare a manipolare il file su Photoshop. 

Sta poi nelle preferenze di ciascun fotografo se utilizzare i filtri o meno, ce ne sono 17 disponibili e sono tutti di ottima qualità, come da tempo ci ha abituato Fujifilm. 

Con la funzione monocromatica, è ora possibile scattare una foto in bianco e nero per poi andare a modificare la colorazione tramite il menu. Da qui potremo sviluppare una foto con qualsiasi tipo di colore, non solo seppia, ma con tutto lo spettro cromatico disponibile. 

Performance 

Anche il sistema AF riceve un sostanziale aggiornamento dalla versione precedente. Ora, quando prendiamo in mano la X-Pro3 abbiamo lo stesso set di caratteristiche della X-T3, con numerosi punti AF a disposizione (425) e sistema ibrido Intelligent Hybrid AF a rilevazione di fase e del contrasto, con funzione EYE-AF (riconoscimento dell’occhio) e velocità in generale molto elevata.

Le opzioni disponibili sono a zona, punto singolo, WIDE, ALL, quest’ultimo permette di passare da una modalità all'altra a seconda della grandezza del punto di messa a fuoco.

Riconoscimento dell’occhio e del volto sono delle opzioni che potrete attivare dal menu, e che potrete anche assegnare ad un pulsante custom a scelta, per l’attivazione veloce durante gli scatti.

Il tracciamento del soggetto in movimento è buono, non alla pari delle Sony di ultima generazione o di alcune DSLR per sport e azione, ma abbastanza per il tipo di attività che questa macchina fotografica è stata progettata.

Quando si tratta di fotografare soggetti in rapido movimento, la X-Pro3 spara una raffica di 11 fps con otturatore meccanico, e 20 fps con otturatore elettronico, in entrambi i casi a piena risoluzione.

Anche se la X-Pro3 non è pensata per fare fotografia d’azione e sport con ottiche di lunga portata, per street photography e documentaristica abbiamo un set di specifiche tecniche molto avanzato. La performance di questa macchina fotografica è quindi molto buona per la fascia di utenti a cui è rivolta, ed è di gran lunga superiore al modello precedente (Fujifilm X-Pro2).

Video 

Se vi serve girare qualche video e alimentare anche questa passione, oltre alla passione fotografica, la Fujifilm X-Pro3 è uno strumento molto capace.

Non è specificatamente intesa per videomaker e per creatori di video multimediali (l’assenza di un pulsante REC dedicato è intenzionale), ma soddisfa per capacità tecniche e performance, pur avendo qualche limitazione.

La risoluzione massima dei video è 4096×2160 (DCI 4K) a 30, 25 e 24p a con bit-rate 200Mbps. Quando si registra in 4K bisogna però tenere conto che c’è un limite di 15 minuti per clip.

Invece in Full HD 2048 ×1080 e 1920×1080 abbiamo un limite ben più esteso (59 minuti), stesso bit-rate massimo a 200Mbps e possibilità di registrare video in slow motion fino a 60 fps.

Farà inoltre comodo avere i due slot per schede di memoria ad alta velocità così potremo separare le foto dai video in due SD distinte, ed entrambi gli slot andranno bene per registrare in 4K Ultra HD.

Tra le connessioni troviamo anche un ingresso per microfono esterno con mini-jack 2.5 mm.

L’assenza della stabilizzazione interna si fa sentire quando si registra video a mano libera, quindi è consigliato l’utilizzo di un treppiede o stabilizzatore gimbal.

Connettività 

Anche se la macchina ha un aspetto ed una manualità prettamente analogico/manuale, non mancano le tecnologie di ultima generazione come il WiFi e Bluetooth (quest’ultimo a basso consumo) per trasferire immagini su dispositivo mobile.

Sul corpo macchina troviamo connessioni USB-C 3.1 e ingresso 2.5mm per telecomando remoto e microfono.

Autonomia 

La Fujifilm X-Pro3 accetta batterie al litio di tipo NP-W126S. Con una carica, possiamo scattare un massimo di 370 foto. 

Fujifilm X-Pro3 opinioni

I fotografi esperti e gli appassionati dell’analogico troveranno nella Fujifilm X-Pro3 uno strumento interessante ed affascinante.

Per chi sta valutando l’acquisto di una fotocamera rangefinder con obiettivi intercambiabili possiamo tranquillamente consigliarla, senza dover spendere le cifre alte di una mirrorless Leica e per i possessori di X-Pro2, vale la pena considerare l’upgrade. Ci sono abbastanza nuove funzioni ed innovazioni tecnologiche (principalmente provenienti dalla Fujifilm X-T3 e Fujifilm X-T30) per valutare di fare il passo verso il modello più recente.

Troviamo particolarmente coraggiosa la scelta di design di questa nuova mirrorless Fujifilm, in quanto si differenza da tutte le altre fotocamere mirrorless in commercio e ci costringe ad un utilizzo più maturo e consapevole.

Il fatto di non avere accesso allo schermo in maniera semplice e immediata, cambia la modalità di utilizzo e ci ritroviamo a controllare meno spesso le fotografie scattate, ad utilizzare il mirino più di frequente, e a goderci il momento con più disinvoltura.

L’opzione OVF/EVF è sicuramente uno dei punti più importanti. Saranno in pochi ad utilizzare il mirino ottico in maniera costante, semplicemente perché lo troviamo meno pratico rispetto al mirino elettronico. Però fa piacere avere una fotocamera dall'anima analogica, ed è comodo avere le due opzioni a portata di mano.

La qualità costruttiva è eccellente, e come sempre Fujifilm regala un’esperienza utente sublime dal punto di vista della manualità. Ma dobbiamo segnalare che la piastra superiore in titanio, pur essendo molto resistente, ha la tendenza a riempirsi di impronte e diventa sporca molto facilmente.

La nicchia di fotografi a cui si rivolge è molto ristretta, questo si sa. Non è una fotocamera destinata alle masse ed è uno strumento tecnologico che solo alcuni puristi della fotografia troveranno interessante.

Noi consideriamo la Fujifilm X-Pro3 una delle migliori fotocamere rangefinder al momento disponibili per qualità prezzo, ed anche tra le migliori fotocamere per street photography che il mercato attuale ha da offrire. 

Fotocamere rivali
fujifilm x100f

​Fujifilm X100F. Se volete una macchina fotografica rangefinder più economica, tra le migliori fotocamere compatte di sempre, la X100F offre un prezzo più accessibile ed un’esperienza molto simile a quella della X-Pro3, ed è più portatile e compatta.


leica m10

​Leica M10. La qualità immagine di questa mirrorless Leica full frame è inarrivabile, un prodotto ancora più di nicchia, ma molto simile alla X-Pro3 per tipo di utilizzo e fascia di pubblico.


Ricoh GR III recensione

Ricoh GR III. Tra le compatte per street photography troviamo anche una macchina Ricoh veramente interessante per qualità immagine e performance, se siete disposti a cedere un po’ in qualità costruttiva, ma a vantaggio di una fascia di prezzo ben inferiore.


IN SINTESI

Pro

  • ​Qualità immagine JPEG eccellente
  • Design unico
  • Performance migliorate

Contro

  • ​Meno adatta per video
  • Assenza di stabilizzazione interna
  • Una macchina per pochi

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