Come fotografare la pioggia: attrezzatura, obiettivi, location, tecniche e impostazioni – la guida definitiva

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Per fotografare la pioggia o realizzare immagini suggestive in un giorno piovoso, ecco la guida pratica completa con attrezzature, tecniche, location e tecniche di composizione e postproduzione per catturare uno dei fenomeni atmosferici più affascinanti con scatti da manuale.

Per gli appassionati di fotografia, la pioggia è uno dei soggetti più ricercati da immortalare e le atmosfere che si creano in un giorno piovoso sono davvero uniche. I fotografi lo sanno. Chi ha passione per la fotografia non disprezza il maltempo, anzi, può capitare che aspetti con trepidazione i fenomeni atmosferici che i più vorrebbero evitare: nebbia, neve, temporali e piogge torrenziali, soggetti unici e che portano con se tutte le meraviglia della natura.

Le giornate piovose hanno un fascino particolare e offrono la possibilità di trasmettere emozioni intense attraverso gli scatti che si riescono a realizzare. Ma come fotografare la pioggia? C’è un tipo di attrezzatura più adatto? Quali impostazioni e tecniche compositive si utilizzano? Come ci si comporta in postproduzione? Nella guida che segue troverete spiegazioni pratiche sul come fare foto alla pioggia in modo efficace e creativo.

Attrezzatura: cosa serve per fotografare la pioggia

Quali sono gli strumenti da utilizzare per essere certi di ottenere buoni risultati?

  • Fotocamera: come per tutti i soggetti complessi, per realizzare scatti di qualità è consigliabile avere una macchina fotografica dotata di controlli manuali. Reflex e mirrorless sono sempre l’alternativa migliore e ormai esistono numerosi modelli entry-level con prezzi accessibili, come ad esempio la Pentax K-70 (ottima per questa applicazione perché resistente a polvere ed intemperie);
  • Obiettivi: per fotografare la pioggia non c’è un obiettivo particolarmente indicato. Dipende tutto dal risultato finale che volete ottenere. L’importante è scegliere in anticipo la lente che si intende usare, in modo da non trovarsi sotto la pioggia a dover cambiare obiettivo, rischiando di danneggiare tutta l’attrezzatura. A seconda delle circostanze potete dilettarvi con teleobiettivi e lenti grandangolari, o sperimentare con focali fisse molto luminose per realizzare effetti creativi. Un esempio: Canon EF 85mm f/1.8;
  • Treppiede: non è indispensabile ma può essere un valido aiuto, soprattutto in situazioni particolarmente difficili o scarsamente illuminate. Sul mercato se ne trovano modelli per tutti i gusti anche a prezzi contenuti, come ad esempio il Treppiede da Viaggio Zecti;
  • Protezioni: pioggia e attrezzatura elettronica non vanno d’accordo. La prima cosa da fare, dunque, dopo aver trovato un posto riparato, è proteggere la macchina fotografica. Anche se avete un modello tropicalizzato o impermeabile è meglio non sfidare la sorte. In commercio si trovano custodie apposite, come la Cover antipioggia impermeabile Movo CRC01, ma anche un semplice sacchetto di plastica andrà bene.

Location: dove, come e quando è meglio fotografare la pioggia

La pioggia può dare vita a situazioni e atmosfere molto diverse tra loro ma ugualmente suggestive. La natura e i paesaggi rivelano aspetti e colori insoliti rispetto alle giornate di sole, e può essere interessante cogliere i particolari, come le foglie ricoperte di gocce.

Ambienti conosciuti e oggetti familiari appaiono sotto un’altra luce, e anche un soggetto normalmente considerato banale può acquistare una carica particolare. Le luci della città creano innumerevoli riflessi da sfruttare per effetti creativi: un lampione che si riflette in una pozzanghera, una strada bagnata che si snoda tra gli edifici al crepuscolo, gli spunti sono praticamente infiniti!

Di giorno, al tramonto o di notte, ogni momento è adatto per fotografare la pioggia. Le situazioni con luce scarsa sono più delicate e richiedono tempi di esposizione più lunghi, ma basterà avere qualche accortezza per realizzare fantastiche immagini notturne. Da non sottovalutare i momenti che seguono la pioggia, quando la luce è ancora soffusa, il sole spunta da dietro le nuvole e i colori acquistano tonalità sorprendenti. Se poi siamo così fortunati da imbatterci in un arcobaleno tanto meglio!

Per fotografare sotto la pioggia c’è da fare particolare attenzione a non rovinare l’attrezzatura. È consigliata una macchina tropicalizzata, ed un piccolo trucco che vi invitiamo a provare è quello di usare del nastro impermeabile per coprire il punto di contatto tra l’obiettivo e la macchina. Utilizzate un filtro per coprire l’obiettivo, e portate appresso un panno per pulire il vetro quando si bagna o appanna (a meno che l’obiettivo bagnato non sia un effetto voluto).

Anche temporali e tempeste hanno un fascino indiscutibile. Se normalmente in caso di pioggia è bene cercare un riparo, in questi casi potenzialmente più pericolosi il livello di attenzione deve essere ancora più alto. Per i più impavidi cacciatori di lampi e fulmini consigliamo la lettura della nostra guida specifica su come fotografare i fulmini.

Impostazioni: i settaggi corretti per ottenere scatti di qualità

Passiamo al lato pratico: come impostare la macchina fotografica per realizzare immagini soddisfacenti? Data la vasta gamma di possibilità offerte dalla pioggia è difficile, se non impossibile, identificare dei parametri universali. Potete scattare di giorno, di sera o di notte; il vostro soggetto può essere un paesaggio, un dettaglio o una persona. Con questa varietà, è evidente che non esiste una formula magica valida in qualsiasi situazione, ma possiamo comunque dare qualche indicazione utile.

  • Modalità di scatto: la modalità Manuale consente un controllo completo dei parametri di scatto ed è sicuramente la più indicata. A seconda delle circostanze può tornare utile anche la modalità a Priorità di Tempi, soprattutto se si vuole ottenere un effetto “a strisce” invece di catturare le gocce in modo nitido;
  • ISO: a seconda della quantità di luce disponibile dovrete aumentare o diminuire gli ISO. Nei giorni di pioggia è verosimile che la luce sia scarsa e di conseguenza dovrete impostare un valore più alto del livello base (ISO 100). In generale, per evitare di realizzare immagini troppo rumorose, cercate di mantenervi sotto ISO 1600;
  • Velocità/Tempi di esposizione: per fotografare la pioggia che cade e congelare le gocce, è necessario impostare una velocità dell’otturatore abbastanza elevata, da 1/125 secondi in su. Aumentando i tempi di esposizione si otterranno invece delle strisce di pioggia, da 1/60 secondi in giù saranno progressivamente più lunghe.

Composizione: l’importanza del contesto

Come abbiamo visto, la pioggia è un soggetto incredibilmente versatile. Si possono congelare le gocce di pioggia e immortalarle mentre scendono sul vetro di una finestra o quando si posano su fiori e foglie. Oppure si può scegliere di creare effetti particolari con protagoniste non gocce ma strisce.

La pioggia risalta meglio su uno sfondo scuro: sfruttate pozzanghere, strade e marciapiedi bagnati, e persone con ombrelli che comunichino l’idea che in quel momento sta piovendo. Per fotografare le gocce di pioggia, la retroilluminazione e le sorgenti di luce insolite sono un ottimo aiuto, per far risaltare i riflessi. Classico esempio è quello del raggio di sole che filtra tra le nuvole.

Un consiglio utile per realizzare foto originali e creative è di non focalizzarsi esclusivamente sulle gocce di pioggia, ma di osservare anche le conseguenze che ha sull’ambiente e sulle persone. Gli elementi naturali acquistano toni e colori più drammatici e le persone possono reagire nei modi più disparati di fronte alla pioggia: tristezza, malinconia, ma anche felicità e gioco. Ognuno si comporta in modo diverso e, se saprete essere attenti osservatori, potrete trasmettere quei sentimenti attraverso le vostre fotografie.

Postproduzione: consigli e accorgimenti per migliorare la resa

Uno degli aspetti più insidiosi delle giornate di pioggia è l’esposizione. Può capitare che il cielo risulti di un bianco lattiginoso, aumentando di molto lo scarto di luce con il resto del paesaggio. In questi casi è opportuno scattare sempre in Raw per poter intervenire in postproduzione schiarendo le ombre. Un’altra strada percorribile è quella di scattare in bracketing, e realizzare più foto con esposizioni diverse, da unire in un secondo momento con programmi di fotoritocco per ottenere una maggiore gamma dinamica.

5 fotografie della pioggia da vedere e ammirare

Ora che abbiamo tutti gli elementi tecnici, ci serve l’ispirazione creativa. A tale scopo, per darvi qualche spunto di foto da fare con la pioggia, abbiamo selezionato 5 fotografie di altrettanti fotografi scattate sotto la pioggia che racchiudono al meglio, tutto quanto sopra descritto, dalla perfetta composizione al momento tecnico. Ora tocca a voi.

#1 Boat: barche di carta colorate sull’asfalto sotto la pioggia battente. Fotografo: Victor Eredel
boat

#2 Ladybug: dettaglio dei petali di un fiore bagnato su cui si è posata una coccinella. Fotografa: Maria Sauh
ladybug

#3 A Walk in the Rain: passeggiata serale sotto la pioggia con ombrello arcobaleno. Fotografo: Marcel Germain
a walk in the rain

#4 Romantici Riflessi: coppia di innamorati sotto l’ombrello riflessa in una pozzanghera. Fotografo: Donato Buccella
romantici riflessi

#5 Rain Man: ritratto in bianco e nero di uomo felice sotto la pioggia. Fotografo: Alex Neufeld
Rain Man

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