Canon EOS 250D VERDETTO
DESIGN
85%
CARATTERISTICHE
80%
PERFORMANCE
80%
qualità immagine
85%
GIUDIZIO COMPLESSIVO
La Canon EOS 250D è una macchina fotografica reflex che continua la linea già popolare della precedente EOS 200D, aggiunge qualche piccola novità ed è adatta ad un pubblico di fotografi che cercano una fotocamera per principianti un po’ più avanzata di una entry level. I punti di forza sono l’autonomia e la vasta compatibilità con obiettivi Canon e ottiche di terze parti.
PUNTEGGIO
82%
- Recensione
- scheda tecnica
- foto
Canon EOS 250D recensione
Per citare Canon, la nuova EOS 250D è “la reflex digitale con schermo orientabile più leggera al mondo”, a renderla particolarmente appetibile per fotografi appassionati d’avventura, principianti e anche per videomaker che vogliono una fotocamera per vlog.
Questa DSLR con sensore APS-C offre risoluzione da 24.1MP, Dual Pixel AutoFocus in modalità live view con copertura da 143/3.975 punti, oppure 9 punti AF se utilizzata con mirino ottico. È presente uno schermo touch screen articolato per scatti da tutte le posizioni e per selfie, ed un’ottima autonomia da più di 1000 scatti se utilizzata con viewfinder.
Gli aggiornamenti dalla versione precedente non sono moltissimi, inclusa la presenza di filmato 4K che però come vedremo successivamente ha delle limitazioni, buona comunque per utilizzo per video in Full HD anche per slow motion fino a 60 fps.
Uno dei maggiori punti di forza è la compatibilità con il sistema di obiettivi Canon, oppure con le numerose opzioni di terze parti come Sigma e Tamron. Se acquistate questa DSLR avrete accesso ad una vasta scelta di lenti per tutte le qualità e per tutte le fasce di prezzo, il che dovrebbe essere la ragione numero uno per acquistare una reflex.
Scendiamo quindi nel dettaglio e andiamo a scoprire tutte le specifiche tecniche di questa macchina fotografica, per capire a quale tipo di utente è dedicata e per quale tipo di utilizzo.
Design e caratteristiche
Il corpo macchina è molto simile a quello della Canon EOS 200D, con qualche piccola differenza. La 250D ha una scocca meno tondeggiante, dallo stile più squadrato, e la configurazione dei pulsanti è stata leggermente cambiata.
In mano, è piacevole da utilizzare, il corpo macchina è leggero ma riempie bene il palmo per sicurezza della presa e comodità nei controlli. I materiali non sono quelli premium delle fotocamere più costose, ma non ci possiamo aspettare di più da una fotocamera in questa fascia di prezzo. Buoni gli inserti in gomma nel grip e nello spazio di riposo per il pollice.
Mentre nella 200D era presente un pulsante per azionare il flash, nella 250D dovrete alzare il flash manualmente. ll pulsante della profondità di campo è stato tolto dalla parte frontale ed alcune opzioni sono state eliminate dalla ghiera principale (flash-off e creative auto modes).
L’unica ghiera funzione presente nella fotocamera è quella posizionata vicino al pulsante di scatto, accanto a questa troverete anche i pulsante DISP e ISO, un po’ piccoli e difficili da premere ma con un po’ di pratica vi ci abituerete. Il pulsante ISO è chiaramente dedicato alla sensibilità, mentre il pulsante DISP è configurabile per diverse funzioni quali spegnere e accendere il display, preview della profondità di campo, attivare il WiFi, portare al massimo la luminosità del display oppure mettere in pausa l’autofocus durante la registrazione video.
Il pulsante on-off-movie posizionato sulla parte superiore è un po’ fastidioso da utilizzare, a volte succede di voler accendere la fotocamera e posizionare la leva nel secondo clic ed erroneamente finire sul terzo che è la modalità video. Niente che un po’ di pratica non possa sistemare, ma è un dettaglio che vale la pena accennare.
Un’altra cosa che manca rispetto alla precedente versione è la presenza, all’interno della slitta a contatto caldo, dei pin di sincronizzazione per alcuni flash di terze parti che ne fanno uso. Canon ha evidentemente compiuto questa scelta per spingere gli utenti ad acquistare flash originali.
Nella parte posteriore della fotocamera i controlli sono gli stessi della Canon 200D, inclusi i pulsanti dedicati per compensazione esposizione, area AF e pulsante live view.
Comoda la presenza della modalità guida per imparare ad utilizzare i parametri della fotocamera per principianti. Per ognuna delle modalità di scatto manuali e semi-automatiche avrete uno slider su schermo per regolare il parametro di riferimento.
Ad esempio in modalità priorità diaframma potrete regolare l’apertura, in modalità P la velocità otturatore, in Program Mode la compensazione dell’esposizione e in modalità manuale l’apertura e lo shutter speed.
Display e mirino
Il mirino della Canon EOS 250D è di tipo ottico a pentaspecchio, chiaro e con buona visibilità, copertura del frame del 95% e ingrandimento di 0,87x. Sul mirino ottico si potranno leggere le informazioni di scatto tra le quali i punti AF e la conferma della messa a fuoco, velocità otturatore, apertura diaframma e sensibilità ISO.
Quando si scatta usando il mirino ottico, si hanno a disposizione 9 punti AF, uno dei quali a croce, concentrati nella parte centrale del frame. Se vorrete avere accesso ad un numero molto più ampio di punti di messa a fuoco per maggiore copertura del frame, dovrete passare alla modalità live view tramite pulsante dedicato, e scattare utilizzando il display.
Lo schermo LCD è di tipo vari-angle, come molte altre delle fotocamere Canon, quindi completamente articolato e utilizzabile anche in modalità selfie, o per scatti dal basso e dall’alto.
La risoluzione è buona, 1.04 milioni di punti su 3 pollici in formato 3:2, con capacità touch screen. C’è da dire che l’esperienza di utilizzo della Canon EOS 250D migliora notevolmente quando la si utilizza con display piuttosto che con mirino, e la ragione principale è il fatto che con il monitor LCD avrete a disposizione ben 3.975 punti AF che coprono tutto il frame, selezionabili in modalità touch.
Il display è inoltre capace di coprire il 100% del frame, per maggiore accuratezza nella composizione dell’immagine, mentre il mirino copre il 95% dell’immagine reale.
Qualità immagine
Pur essendo una delle fotocamere reflex più economiche sul mercato, sappiamo bene che Canon nelle sue DSLR darà massima priorità alla qualità immagine, e questo modello non è da meno.
Nella Canon EOS 250D sono stati inseriti due sistemi di misurazione della luce, uno per l’utilizzo con mirino ottico e l’altro per live view con display. Il primo è un sensore di misurazione a 63 zone con lettura valutativa, parziale, spot e media ponderata al centro. Il secondo è montato direttamente sul sensore e conta 384 zone e tutte le modalità di lettura del primo.
Le immagini sono mediamente ben esposte in diverse condizioni di luce, per situazioni all’aperto e in interni con un mix di luce artificiale. Quando il cielo presenta molte nuvole, la fotocamera tende a perdere i dettagli nei chiari, in questi casi è meglio attivare l’opzione Highlight Priority per ovviare al problema.
Dove la scena presenta una gamma dinamica estesa, l’opzione Auto Lighting Optimizer è consigliata per alzare le ombre ed ottenere un miglior bilanciamento del range, anche se utilizzata ad intensità bassa questa opzione è utilissima per ottenere risultati più gradevoli.
I colori sono ben riprodotti, e se utilizzate le modalità preset inserite nel menu troverete che queste opzioni sono molto utili per velocizzare il processo ed ottenere migliori risultati, ad esempio la modalità landscape funziona molto bene in esterni dove una buona porzione dell’immagine è costituita dal cielo, per avere una saturazione più bilanciata.
La qualità dell’obiettivo kit EF-S 18-55mm f/4-5.6 IS STM, solitamente venduto in accoppiata con la reflex, è basilare.
Per utenti seriamente intenzionati ad utilizzare la reflex in tutte le sue potenzialità e migliorare notevolmente la qualità immagine, consigliamo di valutare l’acquisto di obiettivi più qualitativi, qui trovate alcune idee per diverse fasce di prezzo, questa reflex è compatibile sia con obiettivi Canon EF (full frame) che con Canon EF-S (APS-C).
Performance
Come accennato sopra, la performance AF cambia radicalmente a seconda dell’utilizzo con mirino o con display. Nel primo caso avrete una bassa copertura da 9 punti AF ma senza Dual Pixel AF, nel secondo caso avrete accesso al sistema Dual Pixel CMOS AF con una maggiore quantità di punti che coprono l’intero frame, inclusa l’opzione di riconoscimento del volto e dell’occhio.
In quei casi ad esempio dove il soggetto è vicino e vorrete posizionare il punto di fuoco a piacimento, l’unica opzione con mirino è quella di utilizzare uno dei 9 punti (solitamente quello centrale), premere a metà corsa e poi ricomporre per scattare. Con il display è invece possibile mettere a fuoco direttamente il punto desiderato senza bisogno di ricomporre.
Anche per soggetti in movimento, dove la vicinanza dei punti AF è vitale per poter seguire l’azione, meglio utilizzare il display che offre totale copertura con numerose aree AF, senza menzionare il fatto che il Dual Pixel CMOS AF è molto più affidabile rispetto al normale sistema a rilevamento del contrasto con mirino.
Con l’arrivo del nuovo processore DIGIC 8 in questa versione della fotocamera ci saremmo aspettati un aumento delle capacità di scatto continuo, invece la 250D offre la stessa velocità di 5 fps come il precedente modello.
In modalità di scatto a raffica, potrete scattare 5 fotogrammi al secondo in JPEG fino ad esaurimento della scheda SD, mentre in formato RAW il massimo è di 12-14 foto consecutive prima che la camera rallenti, in linea con le performance delle altre reflex in questa categoria.
Video
Con l’arrivo del nuovo processore DIGIC 8 all'interno di questa nuova versione, Canon è riuscita ad implementare anche il video 4K, per avere accesso ad una qualità superiore con maggiore dettaglio rispetto alla ripresa video in Full HD.
Con questa fotocamera è possibile girare video HD 720p a 50 o 60 fps, Full HD 1080p a 25, 30, 50 o 60 fps, e video 4k a 24 o 25 fps, per una durata massima di mezz’ora di una singola clip.
Ci sono alcune restrizioni nell'utilizzo del filmato 4K, non avrete accesso al sistema Dual Pixel AF per una migliore performance dell’autofocus, ed avrete un fattore crop che vi limiterà nel framing dell’immagine.
Altra piccola limitazione (ma forse importante per alcuni videografi), è che in modalità Full HD non sarà possibile registrare a 24 fps, opzione che è invece disponibile nella versione precedente della fotocamera.
Importante la presenza di uno schermo orientabile per chi desidera produrre video vlog, e anche l’entrata microfono per migliorare la qualità audio, in questi aspetti la 250D è completa di tutto quel che serve per produzioni YouTube di una certa qualità.
Connettività
Sul fianco sinistro della fotocamera c’è uno sportello che rivela gli ingressi per controllo remoto e per microfono con jack da 3.5mm. Sul lato destro troverete invece le connessioni mini HDMI e Micro USB.
La porta USB è utile come uscita video analogica, ma non potrete ricaricare la batteria attraverso questa connessione, l’uscita HDMI vi permette di far uscire un segnale video a risoluzione 1080p o 4K.
È presente la connettività WiFi e Bluetooth, quest’ultima a basso consumo energetico per mantenere una connessione stabile tra fotocamera e smartphone, per scambiare informazioni GPS e controllare la fotocamera in remoto. Per scaricare immagini su telefono e per avere accesso alla modalità live view mentre si controlla la macchina dall'applicazione per smartphone, potrete utilizzare il WiFi.
Autonomia
La EOS 250D utilizza le stesse batterie di tipo LP-E17 della versione precedente, con autonomia quindi simile al vecchio modello. Se si utilizza il viewfinder si potranno scattare fino a 1.000 fotografie con una carica, mentre se utilizzate la modalità live view potrete arrivare a circa 300. Per i videografi e vlogger, potrete girare video 1080p per circa 3 ore prima che si scarichi la batteria.
Canon EOS 250D opinioni
Canon ha presentato la EOS 250D come la reflex più piccola e leggera con schermo articolato, e questo è il punto di forza più convincente di questa macchina fotografica, che si pone tra le reflex entry level di livello intermedio, a competere con un bel numero di mirrorless che offrono molto di più, in caratteristiche e performance, nella stessa fascia di prezzo.
Per chi desidera una reflex e vuole un modello per principianti ma con qualche marcia in più rispetto ai modelli di base EOS 2000D e 4000D, la 250D offre tutti i vantaggi delle fotocamere Canon, compresa la compatibilità con un numero elevatissimo di obiettivi sia originali che di terze parti.
La durata della batteria è indubbiamente uno dei fattori che ancora spinge molti utenti ad acquistare una reflex rispetto ad una mirrorless, e se questo è per voi un punto importante, con questa macchina sarete soddisfatti.
Per chi possiede la vecchia versione, le differenze tra la 200D e la 250D non valgono la pena di chi vuole fare l’upgrade, il video 4K ha delle limitazioni che si fanno notare e la presenza di più punti AF in modalità live view non è una novità clamorosa.
Come al solito, Canon non ha voluto fare passi da gigante e rivoluzionare il modello per fornire un’esperienza completamente nuova, la 250D è un aggiornamento leggero della 200D, con qualche piccola miglioria e in una fascia di prezzo molto competitiva, ma dove si trovano anche numerose altre opzioni di altre marche.
Fotocamere rivali
IN SINTESI
Pro
- Portabilità e autonomia
- Modalità Live View AF migliorata
- Display articolato
Contro
- Mirino ottico con limitazioni
- Poche innovazioni dalla versione precedente
- Qualità immagine invariata